Accoglienza, disabilità, pandemia e immatricolazioni in crescita. Frati: “La ‘mia’ università è comunità coesa”

“Ci hanno lusingato molto le sue parole in difesa della scienza, professate senza indugi in una fase così complessa”. L’esordio della riflessione del Rettore dell’Università Francesco Frati è fatto da più ringraziamenti che vengono rivolti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il primo è per la sua presenza alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, il secondo è per l’attenzione data al sistema universitario nazionale negli anni in cui è stato in carica come Capo dello Stato, il terzo – forse quello più significativo- è perché Mattarella ha preso posizione per sostenere scienza e ricerca nella lotta contro il covid, contro i negazionismi e contro i No Vax. “Viviamo momenti dove la stragrande maggioranza dei cittadini ha comunque dimostrato di avere fiducia ed essere pronta a seguire le indicazioni- puntualizza Frati-. Gli italiani hanno dimostrato che possiamo vincere le battaglie contro ogni avversità solo se combattiamo con l’arma che da sempre ci ha consentito di contrastarle: l’intelligenza”.

Il mondo adesso, si trova “in due emergenze planetarie egualmente importanti: il virus e la pandemia da un lato, dall’altro l’emergenza climatica”, ricorda il Rettore che aggiunge: “La pandemia ci ha insegnato che esiste ancora un gap tra ciò che sanno gli scienziati e ciò che facciamo capire a tutti. Un gap che va colmato”, perché “solo così potremo raggiungere gli obiettivi ambiziosi che ci siamo dati”.

Il discorso di Francesco Frati si muove poi su quella che è stata la vita dell’ateneo durante i mesi dell’emergenza sanitaria. Il Rettore rivendica quanto fatto in questi due anni difficili sottolineando che il numero dei laureati nel 2020 e nel 2021 è in crescita rispetto al 2019  e che le immatricolazioni all’ateneo “stanno tenendo, nonostante tutti temessero il crollo”.  Gli studenti dell’ateneo “hanno studiato e hanno scelto di prepararsi al meglio per essere cittadini di domani”, continua Frati che ribadisce come all’Università di Siena la diversità “è un valore”.

Proprio per questo il Magnifico Rettore ha detto che quella di Siena “è una comunità aperta, dove è grande l’impegno verso gli studenti disabili” e “dove c’è attenzione verso gli studenti afghani che qui possono avere le proprie possibilità. Adesso possiamo offrire aiuto concreto ai ragazzi di quel paese martoriato che aspettiamo a braccia aperte”.

Si passa poi all’argomento delle scienze della vita. “Questa è terra di vaccini e farmaci innovativi fin dai tempi di Achille Sclavo e la nostra è una strada che non si è mai chiusa”, afferma Frati. “Per questo dobbiamo affermare il nostro ruolo in campo internazionale anche con quello che ci offre il Pnrr”. Tra le iniziative che vengono citate dal Rettore ci sono anche quelle del Sai Hub, del corso in Agribusiness, della Food Lab Accademy.

Quando poi si parla di lotta al cambiamento climatico è il turno della Alleanza per la Carbon Neutrality. “Abbiamo coinvolto tanti attori senesi in questa iniziativa – evidenzia Frati- Mentre il mondo lotta per eliminare l’utilizzo del carbone, noi ne siamo liberi da anni”.

Nella chiosa del suo discorso c’è un ultimo bilancio sul suo mandato. “Sei anni fa, quando ho iniziato il mio mandato da Rettore, mi sentivo orgoglioso di rappresentare l’Università di Siena. Adesso, in quella che è la mia ultima relazione, all’orgoglio si aggiunge la sensazione di rappresentare una comunità coesa in cui tutti danno il proprio contributo”.

MC