A Suvignano studenti e detenuti insieme per il campo della legalità

Divertimento, curiosità, affetto, interesse, impegno, collaborazione e condivisione di esperienze diverse andando oltre i pregiudizi. Può essere sintetizzato così il campo della legalità Suvignano #benecomune che si è chiuso nei giorni scorsi nella tenuta confiscata alla mafia e che ha coinvolto 3 detenuti provenienti dalla casa di reclusione di San Gimignano, impegnati in un percorso di reinserimento sociale, e 16 studenti e studentesse in arrivo dal Liceo “Enea Silvio Piccolomini” di Siena (indirizzo Scienze umane opzione economico sociale) e dal Liceo “Guido Castelnuovo” e IIS “Benvenuto Cellini Tornabuoni” di Firenze.

“Il campo della legalità di Suvignano è stata una straordinaria esperienza formativa per tutti i partecipanti – si legge nella lettera di fine campo scritta dal gruppo dei partecipanti -. Ognuno di noi ha condiviso un pezzo di sé stesso con il resto del gruppo, avviando un processo di interazione che ha arricchito il gruppo stesso e tutta la comunità di riferimento”.

Incontri, laboratori e un lavoro di squadra nelle varie attività agricole della tenuta hanno messo a confronto gli studenti e i detenuti e li hanno fatti crescere e maturare in modo unito, coeso e solidale, talvolta con le stesse idee e altre volte con opinioni anche molto diverse. Il campo si è trasformato, così, in una bellissima esperienza umana, dove l’affetto e l’accoglienza hanno abbattuto ogni pregiudizio e dove i tre detenuti hanno potuto impegnarsi attivamente in un progetto di legalità, come occasione di giustizia riparativa indiretta, e offrire ai loro giovani compagni di lavoro il bagaglio delle proprie esperienze con una riflessione concreta e reale sulla legalità e sulla decostruzione degli stereotipi in merito alla valenza punitiva e riabilitativa dell’istituto carcerario e sui personali percorsi di vita passata.

Ad organizzare il campo della legalità Suvignano #benecomune Arci Toscana in collaborazione con Arci Siena, comune di Murlo, circolo Arci Vescovado di Murlo, Cgil, Spi-Cgil e Unicoop Firenze, con il patrocinio della regione Toscana.