A Siena una giustizia tra luci e tanti problemi

Il volto della giustizia senese è stato tratteggiato oggi pomeriggio dal presidente del tribunale Roberto Maria Carrelli Palombi, dal presidente della sezione penale dal dottor Luciano Costantini, dal Procuratore Salvatore Vitello, dai giudici di pace e onorari e dal personale amministrativo e dal vice presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati Antonio Ciacci. L’occasione è stata la visita a Siena del Presidente della Corte di Appello di Firenze, dottoressa Margherita Cassano e del Procuratore Generale dottor Marcello Viola.

La situazione non è delle migliori, i problemi sono tanti sia come organico, che da un punto di vista logistico e di strumenti. Lo hanno sottolineato sia Carrelli Palombi, che Costantini e Vitello.

Il procuratore generale dottor Marcello Viola ha detto di essere venuto a Siena per ascoltare. Ha condiviso le difficoltà tanto da dire: “Avete vissuto una situazione drammatica. Mi pare di capire comunque che è in via di miglioramento”.


Decisamente concreti gli interventi di Costantini e Carrelli Palombi. In particolare il procuratore Salvatore Vitello ha sottolineato l’operato della Procura. “Noi siamo chiamati a tutelare la legalità e siamo consapevoli che in una democrazia chiunque ha diritto anche di criticare il nostro operato, ma non capisco i toni elevati . Rivendico la nostra correttezza professionale e respingiamo come procura le accuse e i toni offensivi”.
I giudici del tribunale di Siena chiedono oltre ad avere altro personale amministrativo che consenta di alleggerire il carico di lavoro degli attuali anche di conoscere la fine di un processo in appello. “Non per curiosità -ha affermato il dottor Costantini – ma per confrontare la nostra decisione con quella presa dai colleghi di secondo grado”.

Nel penale lo scorso anno sono stati definiti 1408 processi e ne sono arrivati di nuovi 1019. Sono state 450 le cause appellate.

Le soluzioni, alcune in dirittura d’arrivo e altre in itinere arrivano dalla presidente della Corte d’appello Margherita Cassano.

Per ridare fiato agli amministrativi arriveranno impiegati in esubero da altri enti pubblici e 4 giovani neo laureati in giurisprudenza nella nostra università che per 6 mesi (borsa da mille euro al mese) verranno impiegati nelle cancellerie. Basterà tutto questo e il processo telematico quando andrà finalmente a regime a fare della nostra giustizia una Giustizia con la ‘G’ maiuscola?
Cecilia Marzotti