A Siena la chiesa della Santissima Annunziata si apre per il pranzo ai poveri. Lojudice: “Lanciamo un segnale importante”

“Oggi vogliamo lanciare un segnale importante”, così il cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino ha voluto parlare a margine del grande pranzo organizzato oggi in piazza del Duomo. All’interno della chiesa della Santissima Annunziata, infatti, in occasione della Giornata mondiale dei poveri che si celebra il 13 novembre, Lojudice ha deciso di dare ospitalità ai bisognosi offrendo loro un pasto caldo. L’evento di oggi si è realizzato grazie al supporto della Caritas, all’associazione “Scintille di Maria” e al lavoro di tantissimi volontari. “Chef” volontario di oggi è stato il questore di Livorno, Roberto Masucci che, aiutato da molti agenti di Polizia, anch’essi volontari, ha proposto agli invitati un pranzo di livello.

L’arcivescovo di Siena ha voluto anche commentare l’iniziativa anti-crisi di Opera Laboratori. La società ha infatti scelto di aiutare i propri dipendenti con un contributo di 600 euro per aiutare le famiglie che stanno attraversando momenti non semplici a causa delle contingenze economiche. “Questo è un segnale forte di una grande azienda – ha detto – che partecipa a un momento difficile. Sarebbe bello se altre società decidessero di fare un passo simile e di andare incontro ai lavoratori e che stanno vivendo disagi coi prezzi e con gli aumenti. Spero che altri gruppi di lavoro seguano questo esempio”.

“In questo periodo storico – prosegue il cardinale – la mensa di San Girolamo accoglie quotidianamente quasi cento persone. La chiesa della Santissima Annunziata mi è sembrata il posto più significativo per questo evento. Da qui sono passati pellegrini e poveracci, e proprio qui Santa Caterina faceva il suo servizio. A ciò si aggiunge che piazza del Duomo è un po’ il cuore della città. Per tutti questi motivi mi è sembrato giusto unire tutte queste cose e realizzare, con l’aiuto dei tanti volontari, questa cosa. Nel nostro piccolo abbiamo voluto essere in comunione con l’iniziativa del Papa che oggi a Roma ospita più di mille persone”.