A Chiusi un convegno sull’importanza dell’attività fisica nell’anziano

Lo scorso Sabato 12 novembre l’A.D.A., ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DEGLI ANZIANI, ha organizzato presso la sua nuova sede di Chiusi Scalo, il convegno “la salute nel movimento”, in collaborazione con il CESVOT, la USL7, la Società della Salute Zona Val di Chiana Senese, il Comune di Chiusi ed altri enti ed Associazioni della provincia. L’evento, che ha avuto un largo consenso anche tra le persone più anziane, si è aperto con i saluti di Andrea Micheletti (Assessore Qualità della Vita del Comune di Chiusi) che ha sottolineato l’importanza di queste iniziative sia per le tematiche trattate che per l’opportunità di fare rete tra istituzioni, associazioni di volontariato e cittadini.

Nellina Quitti, Presidente dell’A.D.A. provinciale, ha evidenziato il ruolo che può svolgere l’associazionismo nel promuovere il movimento e combattere la sedentarietà, portando ad esempio le attività svolte dall’A.D.A. (corsi di attività fisica adattata – A.F.A., balli di gruppo ed improvvisazione gestuale).

La Dott.ssa Simonetta Sanciasciani (Direttore Società della Salute zona Val di Chiana Senese) ha poi sottolineato l’importanza di sviluppare sinergie tra istituzioni e cittadini per realizzare iniziative di promozione della salute. Partendo dall’attuazione di quelle forme di prevenzione primaria e secondaria che già sono previste nel piano socio-sanitario è infatti necessario coordinare gli interventi con gli enti locali per abbattere gli ostacoli all’adozione di stili di vita sani e promuovere tra gli individui di ogni età e nella comunità un modello di vita attiva. A seguire la Dott.ssa Michela Squilloni (Dirigente Medico Cure Primarie, Azienda USL7), ha spiegato in modo semplice e competente il progetto A.F.A., nato in Toscana ed adottato anche in molte altre Regioni per prevenire la disabilità attraverso la promozione dell’attività fisica soprattutto tra la popolazione anziana. Nel suo intervento ha inoltre evidenziato le connessioni che esistono tra questo progetto ed il nuovo modello di assistenza adottato dal sistema sanitario regionale per i pazienti affetti da patologie croniche, il Chronic Care Model, ed ha sottolineato l’importanza che l’individuo diventi protagonista attivo nella gestione della propria malattia cronica. L’evento è proseguito con la relazione della Dott.ssa Ceccarelli Monica (Responsabile Centro Riabilitazione funzionale “L.Moni”, c/o Ospedale Nottola) che attraverso la sua esperienza clinica ha sottolineato l’importanza del movimento per prevenire la disabilità e migliorare l’autonomia nelle attività quotidiane, distinguendo in modo esemplificativo e colloquiale il movimento preventivo e quello di tipo riabilitativo, cioè indirizzato alla cura di determinate patologie. Dopo aver illustrato l’utilità che il movimento ha sul fisico, la Dott.ssa Barbara Bertocci (Psicologa, Psicoterapeuta) ha parlato dei benefici che questo apporta nell’ambito psicosociale ed ha analizzato i fattori intrapersonali ed interpersonali che possono favorire o ostacolare la pratica dell’attività fisica.

A questo punto il “dialogo a più voci” si è diretto più nello specifico sulle malattie respiratorie e l’Equipe multidisciplinare, Centro Clinico Multispecialistico di Riferimento Regionale “Auxilium Vitae” di Volterra ha spiegato egregiamente il ruolo che l’esercizio fisico e la riabilitazione hanno nel prevenire la disabilità da malattie respiratorie croniche.

In particolare lo pneumologo Dott. Guido Vagheggini ha analizzato la difficoltà che i pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) incontrano nel mantenere uno stile di vita attivo, e come i sintomi della malattia respiratoria limitino il paziente anche nelle attività quotidiane, come il camminare e lo stare in piedi, anche negli stadi meno gravi della malattia. L’attività fisica e la riabilitazione respiratoria hanno l’obiettivo non solo di migliorare la funzione polmonare ma anche di prevenire la debolezza muscolare tipica di questa malattia respiratoria cronica.

Il Fisioterapista Samuele Bigazzi ha illustrato più nello specifico un programma di riabilitazione respiratoria sottolineando come l’età del paziente non è un fattore di controindicazione nello svolgere esercizi riabilitativi. Infine, la Fisioterapista Respiratoria Giulia Montagnani ha chiarito quali caratteristiche devono essere valutate nella stesura di un programma individuale, ha spiegato le tecniche di fisioterapia respiratoria ed ha illustrato alcuni progetti di ricerca di Auxilium Vitae sull’attività fisica e sulla teleriabilitazione.

A questo proposito è da sottolineare che il prossimo anno un innovativo ed importante progetto vedrà di nuovo protagonista l’A.D.A. Infatti, con l’ausilio di professionalità che già operano all’interno dell’Associazione (psicologa, istruttrice A.F.A., tecnico informatico) si svolgerà un ciclo di attività fisica adattata A.F.A., cui potranno partecipare anche anziani affetti da malattie respiratorie croniche. Attraverso la collaborazione dell’UOC di Medicina Interna di Nottola e dell’equipe multidisciplinare della Riabilitazione Respiratoria dell’Auxilium vitae di Volterra sarà inoltre possibile valutare l’efficacia di questi programmi di attività fisica nel migliorare l’autonomia nella vita quotidiana, la qualità di vita ed il benessere psicologico.