3 luglio 1991: vince il Palio la Tartuca

Il 3 luglio 1991:si corre un Palio molto discusso che porterà alla vittoria della Tartuca dopo 19 anni di attesa. Cosa succede la sera del 2 luglio? Dopo una mossa interminabile il Palio viene rimandato. Sul tufo mancano tutti i cavalli più forti: Benito, Figaro e Pytheos, infatti sono ben sette i barberi esordienti.

Ci sono cambi di monte dell’ultimo minuto: dopo la prova generale si infortuna Aceto il cui posto nel Montone viene preso da Bazzino. Nella Chiocciola Falchino viene preferito a Bastiano dopo che aveva fatto tutte le mosse. 


Mossiere è Amos Cisi. La mossa appare subito difficilissima, il nervosismo dei cavalli nuovi che non conoscono la Piazza complica l’allineamento. Il fantino del Nicchio, Massimino, non entra, non vedendo mai il Montone in difficoltà, quello della Chiocciola è determinato nell’ostacolare la Tartuca e fa saltare sistematicamente l’allineamento.

La situazione resta bloccata, dopo un’ora e mezza e dieci ingressi fra i canapi, Cisi non è riuscito nemmeno a dare una mossa, si fa buio, il Palio viene rinviato. Dopo una notte di attesa si torna tra i canapi con lo stesso ordine d’ingresso. Qualcosa è cambiato: subito si abbassano i canapi e si ipotizza ad un pretesto magari per cambiare la busta, ma Cisi insiste con quella del giorno precedente. Vincono Cianchino con Uberto.

Per la cronaca: era il primo Drappellone dipinto su due lati, quello di Carlo Pizzichini. Fu il Palio in cui erano state estratte ben 6 Contrade per la squalifica del Bruco e del Drago e per la sostituzione dell’Oca estratta sotto squalifica. La previsita, istituita informalmente nel 1987, diviene obbligatoria mentre, in questo luglio del 1991, non vennero fatte le prove di notte che saranno regolamentate dall’anno prossimo.

di Maura Martellucci e Roberto Cresti