3 giugno: l’Italia riapre. Ecco come si vive questo giorno a Siena

Con oggi si sancisce l’inizio di una nuova fase che ci porta verso una quasi normalità: l’Italia riapre. Il Coronavirus ci ha fatto vivere due mesi intensi fatti di paure ed austerità. Da questa mattina è consentito lo spostamento tra le regioni, di fatto facendo tornare il nostro Paese ad una attività normale. Molti gli interrogativi relativi a questa nuova apertura, soprattutto legati alle paure provenienti dagli ancora numerosi contagi di alcune regioni del nord. Tuttavia la risposta dei cittadini è stata positiva, molti si sentono contenti di poter tornare a rivivere la città senza alcuna costrizione, da adesso anche gli studenti rimasti bloccati nella città potranno ricongiungersi con i propri parenti.

“Abbiamo passato due mesi difficili lontani da casa – fanno sapere Alessandra Praticò e Francesco Donati, studenti fuorisede dell’Università di Siena -. Siamo rimasti a Siena rispettando le disposizioni del Governo, ovvero quelle di restare nel comune in cui eravamo al momento del lockdown. Aspettavamo da tempo questa fase, finalmente possiamo fare ritorno nelle nostre case e vedere i nostri parenti”.

C’è anche chi esprime qualche preoccupazione al riguardo della crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria. problemi legati soprattutto al turismo, settore che costituisce una fetta importante del lavoro della nostra città.

“Sono contento di essere riusciti ad uscire dalla quarantena ma adesso dobbiamo pensare all’economia – commenta Claudio Ferri, tassista -. La nostra è una città a vocazione turistica e universitaria, senza le persone che vengono a visitare Siena e gli studenti non possiamo lavorare, la quasi totalità degli alberghi non fa altro che ricevere disdette su disdette. Siamo usciti dalla quarantena ma ancora non vedo un futuro positivo”.

Tra le novità di questa settimana c’è anche quella del ritorno del mercato a Siena con una nuova location: da oggi fino al 31 luglio, per riuscire a mantenere il distanziamento sociale, alcuni banchi saranno disposti all’interno della Fortezza Medicea.

“Una disposizione necessaria per il distanziamento sociale, era impossibile mantenere la sicurezza nella posizione normale – dice Paolo Gragnoli, professore -. La nuova apertura fa tanta paura: la gente adesso crede che può essere libera di fare come vuole e con leggerezza. Dobbiamo invece ricordarci da dove veniamo, i mesi che abbiamo passato, ed agire con intelligenza e responsabilità”.

“Una buona idea quella di mettere alcuni banchi del mercato all’interno della Fortezza Medicea – aggiunge Luca Bianchi, commerciante ambulante -. Vedo che molte persone si avvicinano con curiosità e questo è positivo anche per il nostro lavoro”.

Niccolò Bacarelli

Gennaro Groppa

Di seguito le video interviste complete.