21 marzo 1861, nasce Achille Sclavo. Se oggi fosse vivo cosa penserebbe?

Il 21 marzo 1861 nasce ad Alessandria, dove il padre era capostazione, Achille Sclavo. Intrapresi gli studi di medicina a Torino, si laurea nel 1886 e fu chiamato a Roma presso la Direzione Generale di Sanità. È professore di Igiene prima all’Università di Sassari poi a quella di Siena, dove diviene Rettore dal 1914 al 1919 e, successivamente, dal 1924 al 1928. Igienista, scienziato, professore, è vissuto in un’epoca in cui malattie come tubercolosi, malaria, sifilide, tifo, difterite, pellagra e colera affliggevano il Regno d’Italia, facendo moltissime vittime, in questo caso non solo per mancanza di cure ma anche perché era un’epoca in cui dove la popolazione ignorava le nozioni di base dell’igiene. Nacque in quel periodo la nuova figura professionale dell’igienista e fu Achille Sclavo a fondare la scuola di igiene italiana organizzando corsi per insegnanti, personale militare, studenti, medici e infermiere.
A Siena, sostenne la costruzione di importanti infrastrutture pubbliche, come l’acquedotto del Vivo d’Orcia, un moderno sistema fognario, i bagni pubblici. Promosse inoltre la costruzione di un asilo pre-scolare nei giardini pubblici della Lizza e di una scuola elementare all’aria aperta nella Fortezza Medicea, tuttora situata nel bastione San Francesco. Sclavo istituì inoltre il primo nucleo dell’Ospedale Pediatrico nella sede dell’orfanotrofio, fornendo dici letti ospedalieri per bambini. Promosse la costruzione, nel 1930, di un sanatorio all’esterno di Porta Tufi, poi chiamato Ospedale Achille Sclavo. Nel 1929 fondò l’associazione “Amici dell’Università di Siena” e il periodico “Fonte Gaia”, stampato in Quattro lingue e distribuito in tutta Italia.
Le sue ricerche scientifiche, dunque, spaziavano in vari campi, ma culminarono negli studi sul siero curativo e protettivo dell’infezione da carbonchio ematico, che conduce dal 1895 al 1903. Il siero anticarbonchioso di Sclavo ha un immediato successo in campo nazionale e internazionale, tanto che, ormai insufficienti i mezzi e i locali che l’Università poteva concedergli, nel 1904 trasforma la sua villetta fuori porta Camollia in un laboratorio che produca il siero su vasta scala. Nasce così l’Istituto Sieroterapico e Vaccinogeno Toscano. Per anni è anche presidente della Società Ginnica “Mens Sana in Corpore Sano”. Muore a Genova il 2 giugno 1930. Ad Achille Scalvo il Comune di Siena ha intitolato proprio il viale nel quale si trova il Palazzetto della Mens Sana.
Maura Martellucci
Roberto Cresti