Siena Jazz: non si riunisce il consiglio, slitta la discussione sul nuovo statuto

La situazione è congelata e bisognerà aspettare almeno gli ultimi giorni di questa settimana, anche se si potrebbe andare a settimana prossima. Non si è svolto ieri il consiglio direttivo del Siena Jazz  che doveva discutere sulla modifica dello statuto approvata dal consiglio comunale e sulle dimissioni del direttore artistico Franco Caroni.

Facciamo un passo indietro: l’aula consiliare, lo scorso 13 luglio, ha detto sì ad un atto che cambia 14 articoli dello statuto e, di fatto, la struttura dell’Accademia. Tra le novità viene introdotto un consiglio d’amministrazione, che si sostituisce il consiglio direttivo, ed il sindaco designa la nomina del direttore artistico e del direttore amministrativo (link qui). In aperta polemica con la decisione arrivata da palazzo Pubblico è appunto Franco Caroni, ormai ex-direttore artistico del Siena Jazz, che, nella sua lettera di dimissioni, aveva osservato come nel nuovo statuto, approvato in consiglio comunale, ci fosse “il pericolo collegato all’inserimento di modifiche non in linea con quanto obbligatoriamente richiesto dallo Stato per le istituzioni AFAM” perché “degradare il direttore artistico a semplice strumento è una modifica rischiosa con ogni conseguenza negativa ai fini del mantenimento in capo a Siena Jazz dell’accreditamento istituzionale”. Su questi fronti avrebbe dovuto discutere il consiglio del direttivo del Siena Jazz, ma invece si dovrà attendere ancora qualche giorno.

Intanto sono oltre 4mila le firme raccolte dalla petizione “Franco Caroni è Siena Jazz “. La mobilitazione è partita su Change.org e, come si può leggere, tra gli aderenti ci sono anche artisti di spicco del jazz italiano come Stefano Bollani, Paolo Fresu, Simone Graziano, Ada Montellanico, Enrico Rava, Danilo Rea Luciano Linzi, Gianni Pini e Corrado Beldì. La petizione è indirizzata, tra l’altro, al ministro della cultura Dario Franceschini, al Comune, alla Provincia, alla Regione, al Miur, all’Afam e al Consiglio superiore dello spettacolo.

Cinque sono le richieste contenute nella petizione: “che possa essere ricomposto il dissidio che si è aperto con il comune di Siena in merito all’approvazione del nuovo statuto; che le nomine artistiche e tecniche rimangano competenze degli organismi e non della politica; che si lavori unitariamente per garantire il futuro di questa importante istituzione; che si ripristini il dialogo e che Franco Caroni ritiri le sue dimissioni!”.

MC