Siena, il Natale in zona rossa terrorizza i commercianti: “Una nuova chiusura è la mazzata finale”

Chiudere per i giorni festivi significa non riaprire mai più. E’ un allarme gridato all’unisono da tutti i commercianti di Siena che vogliono scongiurare l’ipotesi di un lockdown nel periodo di Natale che si sta discutendo in questi giorni a Roma. La Toscana, che nelle settimane scorse era scesa dalla zona gialla fino alla zona rossa, sarebbe una delle regioni più duramente colpite da un simile provvedimento. che colpirebbe ulteriormente gli esercenti, già messi alla prova dalle restrizioni in vigore.

Roberto Cigna, proprietario dell’omonima gioielleria, stringe i denti: “dobbiamo combattere ed andare avanti, sperando che il governo ci aiuti sotto tutti i profili”, simile è il discorso del collega Gianni Monini: “A questo punto è inutile pensare agli incassi mancati, dobbiamo concentrarsi sul lungo periodo”.

La maggioranza di chi ha un’attività è molto preoccupata. Simone Lucchi, uno dei soci di Bottega fiorentina spiega “non riusciamo più a sostenere tutte le nostre spese: bollette e utenze rimangono, di questo passo non sappiamo se riusciremo ad aprire ad anno nuovo”. Anche Alessandro Sereni, di The store stockhouse commenta amaramente: “una nuova chiusura, dopo essere già stati falcidiati dal primo lockdown, sarebbe la mazzata finale”. Andrea Gazzei, proprietario di Gulp, sottolinea le stesse problematiche: “per noi è difficile far fronte a tutti i pagamenti che sono rimasti invariati. Saremmo anche potuti rimanere aperti con la zona rossa, ma non essendoci i clienti è stato controproducente”.

Per Massimo Ciani, titolare dell’omonima ottica  “non è possibile passare dalla zona gialla, al rosso all’arancione in due giorni”. Andrea Leonardi, proprietario di Zeta shoes è invece molto caustico: “non ce la faccio più a guardare la tv, l’ho spenta e l’ho gettata dalla finestra, io non capisco più in che zona siamo”.Sempre Leonardi conclude “non possiamo che attenerci alle disposizioni e sperare che tutto vada per il meglio”.

Emanuele Giorgi