Siena, il giorno di Enrico Letta: “Il Pd ha bisogno di civici e campo largo. Tra dieci giorni lo statuto del Biotecnopolo”

“Sono convinto che ci sia bisogno di spirito civico e di un allargamento della coalizione. Lavoreremo in questa direzione. E credo che sia importante operare nei prossimi mesi senza perdere tempo per trovare la migliore candidatura che tenga insieme un campo largo e sappia parlare alla città”.

Enrico Letta, segretario nazionale del Pd, torna in città per confrontarsi con il territorio che lo ha eletto nella camera d’ascolto organizzata in Camera di Commercio. L’evento diventa occasione per parlare dei temi che riguardano il suo partito ad un anno dalle elezioni. Letta insiste sulla parole unità e sul civismo. “Questa città nel 2018 disse di averne abbastanza del Pd. Credo che abbiamo ascoltato quello che ci è stato detto. Ora con umiltà ci mettiamo all’opera per un candidato”, afferma. E a chi gli chiede cosa fare con i 10 ex-iscritti usciti ieri dal Pd senese il segretario fa sapere che le porte sono ancora aperte. Capitolo primarie: “Non mettiamo il carro davanti ai buoi. Cominciamo con questo discorso di programma”, dice Letta.

Mps, Biotecnopolo e stazione ferroviaria sono gli altri argomenti che il parlamentare eletto nel seggio senese ha portato al tavolo con gli enti locali. Sul Biotecnopolo ” i gabinetti dei ministeri stanno definendo lo statuto che arriverà tra dieci giorni. Una bozza c’è già”. Ancora Letta: “Non ci sono preoccupazioni sul fatto che Siena sia capofila dell’istituto di scienze della vita. Questa è una decisione presa che va semplicemente portata avanti”

Si passa a Mps “trovo che la situazione sia migliore rispetto a luglio, quando è iniziata la campagna elettorale. Il Governo ha deciso di investire sulla Banca. e ha dato un tempo sufficiente a Rocca Salimbeni per solidificarsi, senza essere in ginocchio rispetto a potenziali nuovi partner. E ‘inoltre importante il rapporto che si è designato tra la Commissione europea e il ministro Franco. C’è bisogno di dare al Monte il tempo per sistemare le cose. Solidificare è la parola chiave”, continua.

Infine c’è la stazione ferroviaria. “Credo che abbia bisogno di trovare un accordo tra Siena ed Arezzo per un collegamento. Ed anche con quella di Perugia. Inoltre va messa la giusta sicurezza e creare una ferrovia sul modello della Medio- Padana. Auspico che non ci siano baruffe sul luogo fisico dove questa ferrovia sarà fatta, sennò non si farà mai”