Siena, conferita la cittadinanza onoraria alla polizia. Giannini: “Questo è il simbolo della bontà del nostro lavoro”

“Questa non è stata una decisione sollecitata ma una volontà precisa. Tutti gli assessori e i consiglieri hanno votato unitariamente la delibera. E oggi non si parla di maggioranza e opposizione ma di un intento di tutta la città ad omaggiare doverosamente la Polizia”.

È con queste parole che il sindaco di Siena Luigi De Mossi  ha conferito oggi pomeriggio la cittadinanza onoraria alla Polizia.  Lo stesso primo cittadino ha consegnato solennemente una pergamena al capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza Lamberto Giannini.

Nelle motivazioni per il conferimento si legge che “il presidio della Questura di Siena ha da poco compiuto il primo secolo di vita, dal momento che il primo Questore, dottor Rostagno, è stato in carica tra il 1920 e il 1922”.

“L’encomiabile sacrificio quotidiano – si legge ancora – per la sicurezza dei cittadini, il coraggio sempre dimostrato con sprezzo del pericolo hanno consentito recentemente di raggiungere alcuni importanti traguardi nella lotta alla piccola e grande criminalità che opera nella città di Siena. Gli sforzi profusi dagli operatori di Polizia, sia negli anni della pandemia, sia ora con il continuo ed instancabile impegno, a fianco dei cittadini, sono tesi a mantenere le migliori condizioni di vita comunitarie”.

“Questo è il simbolo della bontà del lavoro che svolgiamo”, ha esordito così Giannini che è poi tornato sull’argomento del covid “due terzi del personale del Corpo si sono ammalati ma abbiamo agito sempre con grande spirito di servizio e siamo sempre stati a disposizione dei cittadini. Per le persone ci siamo stati, ci siamo e ci saremo sempre”. Quanto a Siena, ha detto il capo della polizia, “questa è una perla del Paese ed è una citta da tutelare con ogni sforzo”

“Maurizio Piccolotti, Costantino Capuano e Pietro Milone sono stati capaci di cogliere e comprendere le peculiarità della nostra citta, a partire dal Palio”, ha aggiunto De Mossi che ha citato i tre questori che sono stati in carica a Siena durante il suo mandato del primo cittadino. E sul covid, ha proseguito il sindaco, la Polizia “si è distinta ed è stata all’altezza di un compito eccezionale e sconosciuto”.

“Orgoglioso e molto contento”: così si è detto il Questore di Siena Pietro Milone per quello che ha definito come “un grandissimo segnale di vicinanza tra la comunità senese e l’istituzione Polizia di Stato”. Milone ha rivendicato il suo tentativo di avvicinare il corpo alla cittadinanza nei suoi mesi a Siena con iniziative come quelle do sensibilizzazione nelle scuole e le campagne antitruffa fatte nelle contrade.

“Ecco io vorrei continuare proprio su questo cammino: a fare in modo che la Polizia e la comunità senese possano camminare insieme e di comune accordo per il bene di tutti”, ha aggiunto.

Fratelli d’Italia “tanto a Siena, quanto a livello nazionale sarà sempre, senza se e senza ma, dalla parte delle donne e degli uomini che con spirito di servizio e senso del dovere lavorano giorno e notte per la difesa della sicurezza dei cittadini e dell’ordine pubblico nel nostro Paese”, lo ha scritto in una nota l’onorevole Francesco Michelotti.

MC