Raccolta per l’Ucraina, il monito di Valboni: “Servono beni precisi, non va fatto lo svuota armadio”

“Servono merci precise, non va fatto lo svuota armadio”. Andrea Valboni, provveditore della Misericordia di Siena, lancia questo monito alla cittadinanza che sta consegnando beni di ogni tipo per aiutare la popolazione ucraina. La grande risposta di solidarietà c’è stata negli scorsi giorni ma ora va fatta attenzione. “Dall’Europa c’è arrivato l’elenco con le cose che dobbiamo raccogliere – spiega-. Ci vengono richiesti medicinali specifici e non tutti vengono presi, così come molti vestiti vengono poi rifiutati. C’è bisogno di coperte e di detersivi, di bende, bisturi monouso, kit per medicare le ferite”, prosegue. Intanto la Confederazione delle Misericordie italiane è a lavoro per organizzare lo spostamento in Italia dei profughi che si trovano ora in Polonia e in Romania. “La Misericordia di Siena si riunirà stasera per capire se c’è qualcuno disponibile ad affrontare questo tipo di viaggi, ma ci sono tanti nodi da sciogliere ancora”, chiarisce il provveditore. Infine c’è il tema dell’accoglienza di chi scappa dalla guerra nelle strutture dell’Arciconfraternita senese: “stiamo valutando se usare una struttura specifica”, ha detto Valboni che però si è fermato qui e non ha voluto fornire ulteriori dettagli. “Inoltre siamo in contatto anche con le nostre consorelle per riuscire a trovare alloggi in luoghi come Pievasciata o Casciano di Murlo”, conclude.

MC