Patto tra Regione e medici di base, ecco come cambia l sanità territoriale

Un percorso di riorganizzazione dell’attività dei medici di continuità assistenziale, la costruzione entro il 14 gennaio di tavoli per la definizione del nuovo accordo regionale di medicina generale, un tavolo permanente di confronto tra sigle dei medici di base e Regione, l’individuazione delle modalità semplificate di prescrizioni ripetute nel tempo di terapie continuative per i cittadini affetti da patologie croniche.

Sono alcune delle novità contenute nel patto tra Regione e organizzazioni dei medici di medicina di generale. Le due parti hanno convenuto di  di dare immediata applicazione a quanto previsto dal preaccordo di cui parla la delibera regionale 146 del 2021 “e di adottare le misure necessarie per snellire le procedure burocratico-amministrative gravanti sui medici di medicina generale, nonché gli specifici interventi finalizzati a migliorare le attività inerenti la continuità assistenziale”, spiega una nota congiunta.

“Stiamo attraversando una fase radicalmente nuova dell’emergenza pandemica con tassi di diffusione del contagio mai visti prima – afferma l’assessore Simone Bezzini – per fronteggiare la quale l’intero servizio sanitario regionale, nelle sue diverse articolazioni, è impegnato al massimo delle sue forze. In questo quadro, un ruolo fondamentale lo sta svolgendo la medicina generale che con straordinario impegno sta sostenendo una domanda di assistenza senza precedenti da parte dei cittadini. Desidero quindi rivolgere un sincero ringraziamento a nome di tutta la comunità ai medici di medicina generale della nostra regione, insieme a tutti gli operatori sanitari che senza sosta stanno reggendo ritmi e carichi di lavoro del tutto eccezionali. Ringrazio la medicina generale anche per il costante e proficuo impegno, nonostante il grosso carico di lavoro, nel sostenere le campagne vaccinali, specialmente quella anti-Covid, in particolare per gli ultraottantenni. Troviamo insieme le soluzioni migliori per fare fronte comune alla situazione attuale, a partire dalla semplificazione e sburocratizzazione dei processi, direzione in cui andare con determinazione. Nel giro di un mese siamo passati in Toscana da 5mila a quasi 100mila contagi alla settimana. Sono certo che uniti supereremo anche questa fase complicata, a partire dal ruolo e dal rafforzamento dell’assistenza sanitaria territoriale, pilastro del diritto alla salute come ci sta dimostrando la pandemia”.