Nuovo anno alla Università per Stranieri, il nodo sull’assenza del Comune: “Ancora non è stato deciso nulla”

Dall’ 1 di Piazza del Campo per ora non escono comunicazioni ufficiali e viene spiegato che non è stato ancora deciso nulla. Trapelano queste informazioni dopo la notizia, riportata sulla stampa, che il Comune di Siena potrebbe non partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri che si terrà domani.

Questo sarebbe stato scritto in una lettera fatta recapitare a piazzale Carlo Rosselli. A confermare l’esistenza della mail è la stessa Università per Stranieri: dall’Ateneo viene fatto sapere che il Comune non avrebbe mandato Gonfalone e Chiarine. Non sono previste prese di posizione dai vertici della Stranieri sull’argomento ma viene solo specificato che la sedia destinata ai rappresentanti dell’amministrazione è ancora libera e che c’è ancora tutta la disponibilità ad accogliere Palazzo Pubblico.

Il motivo dello strappo? Una chiave di lettura potrebbe essere quella che l’inaugurazione coincide con un passaggio di consegne: Tomaso Montanari entra ufficialmente in carica come nuovo Rettore subentrando a Pietro Cataldi. Le discusse parole che Montanari ha usato per la parlare delle foibe sono ancora vivide nella memoria dell’amministrazione comunale. “Non rappresentano per stile, moderazione e pensiero la civiltà senese e i valori che essa da sempre tramanda nella storia e nella cultura. Chi ha usato queste espressioni, infatti, non fa parte di questa comunità perché evidentemente non ne condivide i principi”, aveva scritto De Mossi.

Tanti i punti interrogativi sull’effettiva partecipazione del Comune all’inaugurazione anche se danno da pensare le dichiarazioni dell’assessore all’Università Paolo Benini pubblicate sui social: “Lo sgarbo lo fa Montanari per modi e strumentalità- ha scritto-. Montanari è il primo che delegittima il suo ruolo e ripeto non per l’ idea in sé, ma per la violenza e l’autocelebrazione con cui la esprime. E’ stato cercato un punto di riconciliazione non accettato, evidentemente, da Unistrasi”. Benini punta nuovamente il dito contro l’ateneo che “ha fatto la sua piccola parte usando la mailing list istituzionale per una comunicazione risibile”.

Dall’opposizione intanto insorge Bruno Valentini, consigliere del Pd, che attacca l’amministrazione comunale: “Sono indegni di rappresentare Siena – attacca-. Non è ammissibile che, per contestare un’opinione del nuovo Rettore dell’Università per Stranieri, il Comune non invii il Gonfalone della città all’inaugurazione dell’anno Accademico. Il sindaco che si fa vanto di aver sgombrato il “pensiero unico” da Siena, fa un dispetto ad una delle più importanti istituzioni del territorio, per una divergenza di vedute sul giudizio del neo Rettore Tomaso Montanari sulla strumentalizzazione o meno della tragedia delle Foibe. Secondo me e tanti altri un errore (anche se poi Montanari ha cercato di giustificare il suo ragionamento), ma mai avrei solo immaginato una così becera ritorsione politica contro l’istituzione che Montanari rappresenta, uno schiaffo alla sua storia, ai docenti, ai dipendenti, agli studenti. Solo per compiacere la parte più conservatrice e nostalgica della sua maggioranza ed assecondare i diktat di Salvini e della Meloni”, conclude.