Nuova risonanza magnetica e sequenziatore, la Regione investe sulla sanità senese

Inaugurati oggi due nuovi apparecchi tecnologici messi a disposizione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese. Si tratta di un nuovo sequenziatore ‘NovaSeq 6000’, uno strumento atto all’analisi del genoma, ed una nuova risonanza magnetica nucleare, il tomografo RM 1.5Tesla, strumento in grado di fornire dati precisi riguardanti il sistema nervoso centrale e periferico.

“Uno strumento innovativo”, lo ha definito il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati parlando del nuovo sequenziatore, un apparecchio in grado di sequenziare 30 genomi completi a notte, una cifra inimmaginabile fino a pochi anni fa.

“Un’innovazione straordinaria – fa sapere il rettore Frati -, tutto questo è stato possibile grazie al finanziamento del dipartimento di Biotecnologie mediche, tramite un progetto che abbiamo vinto circa due anni fa e che ha consentito di attirare all’interno dell’ateneo più di un milione di euro ogni anno. Un ringraziamento anche al centro regionale di medicina di precisione, l’Asl e grazie anche ad un grande contributo da parte della Fondazione Mps”.

Un passo avanti verso la ricerca, il nuovo sequenziatore, permetterà infatti a tutti i ricercatori di fornire dati precisi nel minor tempo possibile, dando un enorme contributo a tutto il mondo della ricerca medica.

“Queste innovazioni rientrano in quello sviluppo medico che tutti gli ospedali dovrebbero fare – dice Valtere Giovannini, direttore generale dell’Aou senese -, dobbiamo continuare a perseguire questi obiettivi, ne va dell’importanza della medicina specializzata, contribuire alla velocità di fornire diagnosi e nuove terapie. Un ospedale che non ha questo tipo di tecnologie è un ospedale che rimane indietro, dobbiamo restare al passo con i tempi”.

Un passo avanti verso la sanità, queste innovazioni tecnologiche saranno in grado di apportare grandi benefici, si perché l’introduzione della nuova risonanza magnetica, permetterà di perseguire l’obiettivo già intrapreso dall’azienda sanitaria, ovvero quello di diminuire drasticamente i tempi di attesa per le risonanze. Missione portata già a buon punto in quanto l’Aou senese è riuscita a diminuire i tempi di attesa a dieci giorni, restando sotto agli standard regionali che permettono un’attesa di trenta giorni e nazionali che permettono un’attesa di sessanta giorni.

“Due strumentazioni di costo imponente – ribadisce Stefania Saccardi, assessore regionale alla sanità – che però permettono a questo polo sanitario di esprimere un servizio non solo nei confronti della città di Siena ma di tutta l’area vasta della Toscana”.

“In sanità non si risparmia facendo tagli – conclude Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana – si risparmia affermando l’appropriatezza, dando a ciascuno tutto ciò di cui ha bisogno. L’appropriatezza produce anche risorse che possono essere reinvestite, anche le tecnologie nuove sono possibili se riusciamo a governare bene questo sistema”.

Niccolò Bacarelli