No al cottimo e più tutele, accordo Regione – sindacati per i diritti dei riders

“Salari svincolati dalla logica del cottimo, premi incentivanti e limiti sul carico di lavoro, Tfr, previdenza, malattia, straordinari, maggiorazioni per i servizi notturni e festivi”. Regione Toscana, in una nota, annuncia le tutele che dovranno essere applicate ai riders secondo un protocollo condiviso con i sindacati ” che punta a garantire dignità della persona e diritti contrattuali anche ai lavoratori della gig economy”.

L’accordo arriva da un confronto iniziato da gennaio “che ha portato a individuare come strada per assicurare ai riders diritti e tutele contrattuali, l’applicazione del contratto di lavoro subordinato del settore ‘trasporto merci e logistica’”, prosegue la Regione che aggiunge ” nell’intesa si prevedono anche congedi parentali, dispositivi di protezione, diritto alla disconnessione, alla privacy e alle agibilità sindacali, formazione e sicurezza sul lavoro, divieto di ranking reputazionale, algoritmo equo e trasparente”. Non solo però perché una parte del protocollo prevede che sia garantito un servizio di qualità e sostenibile “coinvolgendo i consumatori e le stesse imprese, attraverso indicazioni su igiene e sicurezza alimentare, la necessità di un bollino e/o tesserino di garanzia, la creazione di un albo delle imprese certificate, la creazione di un elenco di riders presso i Centri per l’impiego per evitare fenomeni di caporalato, un marchio etico”, continua il comunicato.”Per sindacati e Regione questa è la via per garantire diritti e dignità del lavoro. Ora si tratta di coinvolgere le aziende, non solo le multinazionali ma anche le aziende locali, che si spera siano le prime a recepire il protocollo”.

“Quest’intesa è un grande risultato – dicono i sindacati – perché riconosce che i riders sono lavoratori subordinati a cui va applicato il contratto del settore ‘merci e logistica’, che consente le necessarie flessibilità per venire incontro alle nuove forme di lavoro, senza rinunciare alla tutela dei diritti di chi lavora. L’auspicio è che questa indicazione possa trovare presto applicazione e creare quindi una concorrenza basata sulla qualità e preparazione e non sul lavoro deregolamentato, in un contesto di relazioni sindacali partecipativo improntato al dialogo.

“La Toscana vuole fare la propria parte a sostegno di una battaglia giusta, quella dei riders, per il riconoscimento pieno del diritto al lavoro sicuro, dignitoso e di qualità – afferma l’Assessora regionale Alessandra Nardini – Questa intesa definita con le organizzazioni sindacali è un punto di partenza significativo: il nostro obiettivo è sottoscrivere l’accordo con le parti datoriali con cui apriremo presto un tavolo di confronto. É urgentissimo affrontare la questione della tutela della dignità di queste lavoratrici e di questi lavoratori e delle condizioni in cui operano. Servono diritti e tutele riconosciuti: il testo definito con le organizzazioni sindacali toscane costituisce un importante balzo in avanti”.