Mps, Rizzo pungola Letta: “È protagonista della vicenda, si muova per tutelare territorio e lavoratori”

“Fatti e non chiacchere!! “, è quello che chiede il candidato per le suppletive del PC Marco Rizzo al suo sfidante Enrico Letta in una sua dichiarazione sull’argomento Mps.

Letta, ospite al Forum di Cernobbio, “Ha detto che “sta lavorando al fianco del governo con l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci per il Monte dei Paschi di Siena” -rileva Rizzo-. Letta dichiara, quindi, di essere estremamente informato sulla vicenda Mps: gli chiediamo, pertanto, di fornire ampi dettagli sul futuro della rete di agenzie nella provincia di Siena, assumendosi fin d’ora un impegno con i lavoratori ed i territori”, dice . “Gli chiediamo pure, visto che dichiara  di  essere al lavoro con il governo, di assumersi un impegno specifico per quanto riguarda, ad esempio, le migliaia di dipendenti delle società controllate del gruppo Mps, nello specifico Capital Service e il Consorzio Informatico che, da quanto si legge dalla stampa nazionale, potrebbero, purtroppo, correre seri rischi di veder sparire i loro settori”, prosegue Rizzo.

“Inoltre, considerando che Letta fa intendere proprio in campagna elettorale, di essere uno degli attori principali della vicenda Mps, aspetto quest’ultimo che comunque mi lascia estremamente perplesso, dica pubblicamente quanti sportelli bancari saranno chiusi nel Senese-continua-, sostenendo pubblicamente, cosa che a differenza mia, ancora non ha fatto, l’iniziativa dello sciopero del 24 settembre indetta dai sindacati di Mps a sostegno dell’occupazione. Si prenda l’impegno Letta di una presa di posizione concreta per evitare tale situazione”

Ancora Rizzo: “Letta, insomma, dimostra di non essere un semplice spettatore di questa operazione che coinvolge Unicredit e Mcc ma di essere parte in causa, un protagonista al fianco del governo e del Tesoro, azionista al 64% di Mps. Il segretario del Pd si trova in una situazione privilegiata, che gli consente, da attore, di assicurare tutti i soggetti interessati: la clientela, i lavoratori, i territori. Se, invece, non è capace di fornire garanzie, allora vuol dire che sta soltanto facendo bieca speculazione politica in cerca di consenso, in vista del voto del 3-4 ottobre, nella sua difficile corsa a ostacoli per il seggio parlamentare”.