Mps, no comment della Ue sulla proroga della cessione, per Sileoni Mef e Unicredit possono riaprire le trattativa

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Da Bruxelles è arrivato un secco “no comment”  su una possibile richiesta dell’Italia di prorogare la scadenza fissata con la Commissione europea per la cessione delle azioni del Monte dei Paschi di Siena in mano pubblica.

Questo l’ultimo aggiornamento di una giornata ricca di notizie per quanto riguarda il destino della Banca. Tra i vari interventi c’è anche chi non dà per definitiva la chiusura del negoziato tra Mef e Unicredit. Infatti per il segretario generale della Fabi Lando Maria Sileoni le due parti “stanno cercando di prendere tempo” ed ancora, alla fine, “dovranno incontrarsi” e “dovrebbero in qualche modo venirsi incontro”, perché, spiega Sileoni, “ci sono le condizioni per poter arrivare in qualche modo a un accordo”. Parole, quelle di Sileoni, dette durante la trasmissione Radio Anch’io su Radio Rai Uno.

Sull’argomento Monte dei Paschi la politica intanto continua a battagliare: Giorgia Meloni, leader di Fdi, punta il dito contro Letta, Draghi e Franco. “Non hanno nulla da dire?”, si chiede Meloni evidenziando anche come siano “pesantissime le responsabilità del Pd, della sinistra e del Governo Draghi sul dossier Mps. Da tempo Fratelli d’Italia denuncia i costi insostenibili del salvataggio per i contribuenti e la necessità di rinegoziare più tempo con l’Unione Europea per arrivare ad una soluzione sostenibile”, afferma.

Dal Pd interviene invece il deputato Luca Sani: “Svendere una banca, ora che sta dando sensibili segnali di ripresa, non conviene al territorio senese ma nemmeno allo Stato, che ha investito in questi anni su Mps e sul suo capitale umano”, puntualizza Sani che ricorda come il Governo “ha mantenuto gli impegni assunti in Parlamento, occorre ora perseguire una soluzione attuabile e condivisa che stabilizzi la situazione a tutela della banca, dei risparmiatori e dei dipendenti. Il primo passo – conclude – è chiedere all’Europa una proroga sulla privatizzazione dell’istituto di credito che scade nella prossima primavera, oltre ad inserire norme ad hoc ed eventuali risorse già nella prossima Legge di Bilancio”.