Mps, la mozione di Mallegni: “Il Governo lavori con la Commissione europea per rinviare la privatizzazione”

Una proroga per rinviare l’operazione di privatizzazione di Banca Monte dei Paschi. Questa la richiesta bipartisan che arriva al Governo Draghi mentre sull’asse Roma-Bruxelles si gioca la partita sul futuro dell’Istituto di credito più antico al mondo.

La mozione di Mallegni – La richiesta del Governo di negoziare con la Commissione europea un rinvio della privatizzazione arriva dal senatore toscano di Forza Italia Massimo Mallegni in una mozione presentata in Parlamento. Nel dispositivo dell’atto Mallegni ricorda anche l'”impegno profuso” del sindaco di Siena Luigi de Mossi (“per primo ha rimesso in gioco la Città e la Fondazione Mps”) e fa presente che “sarebbe opportuno chiarire le prospettive strategiche del Gruppo Mps e dei 21 mila dipendenti attraverso un intervento da parte del Governo finalizzato alla valorizzazione del patrimonio, alla tutela dell’integrità e del futuro del più antico marchio di banca nel mondo, stante anche i dati positivi che la banca sta raggiungendo nell’andamento ordinario”.

Il Pd: “Su Mps si trovino soluzioni alternative di mercato” –“L’interruzione dei negoziati tra Mef e UniCredit su Mps rende necessaria la ricerca da parte del Governo di soluzioni alternative di mercato per garantire al meglio il futuro del gruppo bancario di Siena”. lo scrivono in un comunicato congiunto Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria dem e Simona Bonafè, segretaria regionale del Pd toscano.”Auspichiamo che il Governo concordi con la Commissione Ue un rinvio della scadenza per la fuoriuscita dello Stato dal capitale sociale di Mps, mettendo in campo tutte le iniziative utili a perseguire il rafforzamento della banca e del sistema creditizio italiano nel suo complesso”, aggiungono.

I sette punti di Per Siena – Intanto Per Siena, gruppo politico che siede nei banchi dell’opposizione in consiglio comunale, insiste sui suoi sette punti per risolvere la vicenda. “Si dovrebbe pensare a fare una bad bank subito, separare NPL e UTP con ridotta svalutazione ed affidare la bad bank ad Amco”, questo si legge in un post pubblicato nel sito del consigliere di Per Siena Pierluigi Piccini.  Per il gruppo si dovrebbe anche  “pensare a razionalizzare la good bank, ridurre ( vendendo o accorpando le filiali) e reimpiegare in modo innovativo 3/4mila persone con progetti nuovi nord e sud di natura ESG”, e “prendere seriamente in considerazione la integrazione della good bank con MCC e procedere alla costituzione di una banca pubblica di investimenti”.  (Qui il link con tutti i punti)