Mps, First Cisl: “Nuovo piano industriale non faccia ricadere taglio dei costi sul personale”

Il nuovo piano industriale di Mps “non dovrà far ricadere sul personale il taglio dei costi, bensì dovrà essere un piano di rilancio e di prospettiva, necessario all’intero sistema-paese. Ciò non potrà prescindere dal prolungamento del termine di permanenza dello stato nel capitale della banca; dalle garanzie sul risanamento, ricapitalizzazione e rilancio del Gruppo MPS; dal mantenimento del marchio e dell’integrità societaria e organizzativa del gruppo (consorzio operativo e società prodotto) senza inutili svendite, a totale salvaguardia dei livelli occupazionali; dalla conservazione dell’attuale insediamento storico della banca e della sede legale e direzione generale su Siena”. Lo chiede la First Cisl di Siena che ha concluso il suo congresso. Alessia Silvestri, segretaria generale della First Cis è stata riconfermata nel suo ruolo. Al suo fianco Francesco Paciotti e Marco Galati. Sono, inoltre, stati assegnati il dipartimento Riscossione a Gianluca Testa ed il dipartimento BCC a Simone Gorini. “Molti i temi trattati nell’ambito della relazione della segreteria uscente, ripresi nel corso del dibattito e riepilogati dalla mozione finale che, partendo da un’analisi della straordinarietà dell’attuale periodo storico caratterizzato dalla crisi pandemica, fino al ruolo decisivo che dovranno avere le banche per la ripresa economica del Paese e per l’attuazione del Pnrr”, spiegano dal sindacato.
“Maxi-fusioni, biodiversità bancaria, smart working, desertificazione degli sportelli, digitalizzazione, necessiteranno di un sindacato sempre più forte, pronto a recepire le nuove sfide ed a gestirle proattivamente per evitare di subirle e traghettare il settore attraverso nuovi modelli organizzativi”. Così Alessia Silvestri, segretaria generale della First Cisl nella sua relazione al termine del Congresso. “La First Cisl – prosegue la mozione – continuerà a seguire con la stessa determinazione le dinamiche che si svilupperanno nel comparto del credito cooperativo in costante evoluzione, nel settore ABI interessato da massicce operazioni societarie di concentrazione, nel comparto assicurativo, caratterizzato spesso da deregolamentazione contrattuale ed infine nella riscossione tributi che dovrà rimanere all’interno del CCNL del credito. La nuova struttura, in un quadro di profondi cambiamenti, si propone di promuovere e dare ancora maggiore qualità alla tutela delle condizioni di vita e di lavoro del territorio rappresentati, in forte sinergia con le altre strutture sia della First ( Regionale e Nazionale) che con quelle confederali (UST, USR), ed in costante ricerca di un solido rapporto unitario con le altre Federazioni del credito; grande attenzione sarà posta alla formazione del gruppo dirigente con maggiore riguardo ai colleghi più giovani, in ottica di futuro ricambio generazionale”.