Mps, De Mossi: “Più dei nomi conta il futuro della Banca”. E Salvini chiede a Franco di fare chiarezza

“Più dei nomi, conta il futuro del Monte dei Paschi e in particolare, come ho più volte ripetuto, la tutela dei livelli occupazionali compreso l’indotto, il marchio, il mantenimento della direzione generale a Siena, il patrimonio artistico e immobiliare”.

Lo sottolinea il sindaco di Siena Luigi De Mossi intervenendo sulle indiscrezioni di stampa riguardanti Mps e in particolare sul suo amministratore delegato Guido Bastianini e ricordando i temi essenziali per il territorio senese. “Il Comune di Siena – prosegue De Mossi – è stato in prima fila assieme alle altre istituzioni come la Regione Toscana e la provincia di Siena, facendo tornare la città a quel tavolo dove da anni non veniva invitata e pur in silente presenza di quel ‘convitato di pietra’ che è l’Europa. Il nostro compito – conferma il sindaco di Siena – è quello di rappresentare le istanze del territorio per garantire un futuro solido alla banca, nella consapevolezza come, rispetto al passato, il ruolo delle istituzioni sia ridimensionato. Questo non significa che rinunceremo a portare avanti le richieste che arrivano dalla nostra comunità”.

Il primo cittadino, nel ricordare come in passato troppe volte la politica è entrata nelle questioni relative alla banca, aggiunge: “posso soltanto sottolineare come l’amministratore delegato Guido Bastianini abbia fin qui gestito Mps in una fase estremamente delicata e di incertezza, fra possibili aggregazioni e interlocuzioni fra Mef ed Europa sul destino dell’istituto che lui stesso amministra. Sicuramente ciò che Bastianini ha fatto non può essere valutato contro la città di Siena e la banca”

Sull’argomento è intervenuto anche il Governatore della Toscana Eugenio Giani. “Chiederò una interlocuzione con il ministro Franco, perché non deve nemmeno esistere una cosa di questo genere. La Toscana sotto questo aspetto farà sentire fortemente la propria voce” perché “una decisione del genere viene presa verso la persona che più di ogni altra si è adoperata, con silenzio e con modestia, per riqualificare e riportare a un livello di competitività sul mercato e di spessore la banca Monte dei Paschi”

Per Giani Bastianini “ha riportato la banca in una situazione di utili netti, di impieghi, di raccolta, che lo rende da solo in grado di fronteggiare una situazione che invece in passato era stata dipinta come molto critica. Altro che chiedergli le dimissioni: gli deve essere data davvero un’attestazione di grande fiducia per il gran lavoro. Per questo motivo vorrei prevenire quello che viene ipotizzato da alcuni giornali, perché sarebbe davvero un voler colpire colui che si è maggiormente adoperato per riqualificare e rilanciare il Monte dei Paschi”.

Dalla politica nazionale il segretario della Lega Matteo Salvini ‘chiama direttamente’ il ministro dell’economia Franco: “La politica non può mettere in discussione l’ad di Mps, Bastianini, che ha ottenuto i migliori risultati degli ultimi anni. Il ministro Franco chiarisca: davvero è in discussione un manager che ha dimostrato che Mps può camminare?”