Morte del professore sub: domani l’autopsia a Grosseto

Sarà eseguita domani mattina a Grosseto l’autopsia su Antonio Canapini, il professore senese con la passione sub, scomparso pochi giorni fa. L’esame autoptico disposto dal pm verrà eseguito dal professore
Mario Gabrielli e dal team di medicina legale di Siena. Canapini, lo ricordiamo, ha accusato un malore nella mattinata di domenica, durante una sessione di diving a Punta Secca, nell’isola di Giannutri. Nonostante gli sforzi compiuti dal personale del 118 e dai medici dell’Ospedale di Grosseto per tenerlo in vita, l’ingegnere sarebbe morto poco dopo. Sebbene ancora non ci sia un referto, si ipotizza che la morte del 57enne residente a San Rocco a Pilli sia dovuta ad un arresto cardiocircolatorio. Il magistrato ha comunque fatto sequestrare le attrezzature usate durante l’immersione. Ma Antonio Canapini non è l’unica persona scomparsa recentemente nelle isole del Arcipelago toscano. Ieri infatti c’è stata l’autopsia di un altro Sub anche lui venuto a mancare in questi giorni. La morte del docente del Liceo Sarrocchi è stata un grave lutto per i suoi colleghi e per i suoi studenti. Mancheranno la sua disponibilità e la sua dedizione verso la sua materia d’insegnamento, la Fisica. Che il 57enne senese fosse amato e apprezzato tra i suoi alunni lo testimoniano le tante manifestazioni di affetto nei suoi confronti. ”Il ricordo che mi rimarrà è quello di una bellissima persona ed un ottimo professore, soprattutto un’uomo con la quale ho potuto condividere una grande passione che è quella per il mondo dell’aviazione e dal quale ho potuto imparare tante cose” spiega Giovanni Borrello, suo ex-studente. ”Una persona di cuore che riusciva a imprimere le sue passione nelle menti dei ragazzi” queste invece sono le parole di Matteo Ordonzelli , altro ex-allievo di Canapini “se ho potuto realizzare i miei sogni di bambino è solo grazie a lui. Mi ha sempre aiutato e accompagnato nel mio percorso da studente. Mi sono appassionato all’aereonautica grazie a lui. Ci mancherà il professore che amavamo”.

Marco Crimi