Mangia d’oro, la commozione di Massimo Maccherini: “Lo dedico a Luca Marchetti”

“Devo contestare il ‘casting’ del Mangia d’Oro: alla fine, il vescovo ha potuto dire la messa, Gigi ha fatto il sindaco, Eugenio ha fatto il suo discorso e a me non hanno fatto dire niente”. Ironizza così, Massimo Maccherini, medico di cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese che proprio questa mattina ha ricevuto il Mangia d’Oro, ovvero la massima onorificenza cittadina. Contradaiolo del Nicchio, celebre medico di cardiochirurgia, Maccherini si è distinto in tutti questi anni per il suo impegno e per il suo lavoro portato avanti nel campo medico. Lavoro che lo ha portato ad affermarsi tra le eccellenze internazionali soprattutto per quanto riguarda i trapianti di cuore. Una cerimonia emozionante grazie anche alle belle parole di Eugenio Neri e il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, entrambi amici fraterni di Massimo Maccherini. Non sono mancate anche le dediche a Luca Marchetti, anche lui medico di cardiochirurgia, collega e amico di Maccherini, purtroppo prematuramente scomparso lo scorso anno.

“Con Luca abbiamo condiviso un’intera vita insieme – commenta Maccherini con qualche lacrima di commozione – dagli studi all’estero fino alla carriera insieme in ospedale. Tutto il lavoro che stiamo portato avanti deriva anche dai trascorsi all’estero insieme a Luca, insieme ci siamo potuto confrontare con le migliori menti della cardiochirurgia”.

Insieme a lui, due medaglie di civica riconoscenza conferite a Lorenzo Granai, storico copilota di rally nel duo insieme a Giandomenico Basso, vincitore di tornei e campionati a livello nazionale e mondiale.

E don Sergio Volpi, contradaiolo della Luppa parroco di San Miniato che da tantissimo tempo porta avanti moltissime iniziative per sostenere i più bisognosi.

 

Niccolò Bacarelli

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