Mamma ringrazia Nottola per aver curato la bronchiolite della figlia

Dalla paura alla gioia, tutto in una settimana. È possibile sintetizzare così il racconto di Giulia Rassu, una mamma che ha voluto condividere sui social il ringraziamento al reparto di Pediatria e neonatologia dell’ospedale di Nottola per le cure e le attenzioni ricevute durante il ricovero della figlia minore Caterina.

La piccola, infatti, è stata curata nella struttura di Montepulciano per una bronchiolite. Questa è un’infezione virale dell’apparato respiratorio, causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS) o da altri virus. Nei casi più lievi decorre solo con febbricola, rinite e tosse ma nei bambini più piccoli o con altre patologie associate, può causare una insufficienza respiratoria e una difficoltà di alimentazione che possono richiedere il ricovero.

Il racconto di mamma Giulia: “È avvenuto tutto in una settimana, più precisamente dal 31 dicembre al 7 gennaio. Caterina, nata il primo dicembre 2022, aveva una rinite, probabilmente dovuta alla sorella maggiore. Ha iniziato poi ad avere una tosse grassa, quasi cavernosa. Siamo andati subito al pronto soccorso dell’ospedale di Nottola. Lì ci hanno assistito subito: il dottor Marco Lucherini, medico pediatra, ha constatato una bronchiolite in fase iniziale e, per questo, ci ha suggerito di rimanere qualche giorno in reparto e osservare come sarebbe decorsa la malattia. La situazione è peggiorata subito, appena arrivati in Pediatria. Caterina ha iniziato a desaturare. Le hanno messo l’ossigeno per aiutarla a respirare e flebo per idratarla. Piano piano è migliorata, facendo un passo in avanti ogni giorno, fino alle dimissioni del 7 gennaio”.

Giulia Rassu conclude il suo racconto con un ulteriore ringraziamento al reparto diretto dal dottor Civitelli: “Sono rimasta molto contenta dell’assistenza, anche per la cura dell’aspetto umano. I “come stai?” dell’infermiere, dell’oss, eccetera ci hanno fatto bene. I pediatri per renderci partecipi del percorso di nostra figlia, ci hanno spiegato la malattia, rassicurandoci. Si sono presi cura sia della bambina che di me. Dopo la dimissione abbiamo avuto due controlli e sono andati bene. Grazie!”.