Lezioni private, l’importanza di avere un tutor al proprio fianco

Vi state chiedendo come aiutare i vostri figli con i compiti a casa, o magari come convincerli a fare i compiti senza quelle estenuanti lotte che non portano a nessun risultato? 

Ebbene, forse sarà utile partire… dalle basi. Ad esempio, vi siete mai domandati a che cosa servono realmente i compiti a casa? I compiti a casa servono ad aiutare gli studenti a rafforzare i concetti chiave, elaborare e consolidare nuove informazioni, dare il giusto tempo per metabolizzare le delle competenze e riflettere su quanto hanno imparato. 

Se quanto sopra è vero, dovrebbe essere chiaro come i compiti a casa siano davvero importanti. E dovreste altresì sapere che, tuttavia, gli approcci ai compiti a casa variano da materia a materia, da scuola a scuola, da insegnante a insegnante. Alcune scuole ad esempio non danno ai bambini i compiti a casa fino ad una determinata classe, mentre altre iniziano da subito. Alcuni insegnanti creano compiti originali per casa, mentre altri usano o modificano gli stessi fogli di lavoro.

Introdotto quanto sopra, spesso per poter permettere al proprio figlio di approcciare ai compiti in classe con il giusto piede, è fondamentale cercare di avere al proprio fianco un docente privato, un tutor che non solamente si occuperà – attraverso le lezioni private – di trasmettere quelle conoscenze e quelle competenze di cui lo studente è magari deficitario, ma potrà essere altresì al fianco del genitore impartendo lui / lei dei consigli su come poter massimizzare gli sforzi del giovane studente.

Abbiamo chiesto agli esperti di Superprof di confidarci qualche “segreto” per compiti a casa più facili e più efficienti. Vediamoli insieme, con un breve commento.

Non fate i compiti al posto di vostro figlio 

La maggior parte degli insegnanti usa i compiti a casa per scoprire cosa sa effettivamente lo studente, e che cosa non ha invece capito. Quel che gli insegnanti non vogliono è, sicuramente, che i genitori facciano i compiti al posto dei loro figli! Di contro, i genitori dovrebbero assicurarsi che i compiti siano completati. Insomma, limitatevi a capire se i vostri figli hanno fatto o meno i compiti a casa, ma non entrare nel dettaglio, a meno che vostro figlio non vi domandi qualche chiarimento.

Non fatevi carico dei progetti di vostro figlio

Gli insegnanti non vogliono nemmeno che i genitori si facciano carico dei progetti dei loro figli. Al contrario, vogliono che i genitori sostengano l’apprendimento dei loro figli e si assicurino che abbiano tutti gli strumenti utili per poter svolgere un compito. 

Create un buono spazio di lavoro

Tutti i giovani studenti hanno in fondo bisogno della stessa cosa: uno spazio pulito e ben illuminato per poter studiare con serenità e qualità. Tenete tuttavia presente che ogni studente può lavorare in modo diverso in ambiti differenti. Insomma, alcuni preferiranno studiare nel tavolo della cucina e altri preferiranno invece farlo alla scrivania nella loro stanza.

Fate attenzione ai ritmi di vostro figlio

Cercate quindi di fare attenzione ai ritmi di studio di vostro figlio e aiutatelo a trovare il momento giusto per iniziare il suo studio. Alcuni lavoreranno meglio facendo i compiti a casa subito dopo la scuola; altri hanno bisogno di una pausa più lunga e devono magari distrarsi qualche ora prima di affrontare il lavoro. La maggior parte ha bisogno di uno spuntino. Se il vostro bambino svolge attività doposcuola, fissate un tempo per i compiti prima o dopo l’attività. Qualunque sia la vostra scelta di routine, aiutate vostro figlio a rispettarla.

Scoprite come vostro figlio studia meglio

Cercate di trovare il modo in cui a vostro figlio piace studiare. Per esempio, alcuni studenti amano studiare in totale silenzio, mentre altri preferiscono ascoltare musica. Altri ancora preferiscono un sottofondo di rumore, altri hanno bisogno di assoluta tranquillità.

Rimani disponibile in caso di bisogno

Tenete a mente che il compito dei figli è quello di fare i compiti, mentre il vostro è quello di rimanere disponibili nel caso in cui abbiano bisogno. L’impostazione ideale potrebbe ad esempio essere quella di un genitore che legge nelle vicinanze mentre il bambino studia, in maniera tale che entrambi facciate il vostro lavoro educativo insieme. Naturalmente, non sempre è possibile: un genitore potrebbe lavorare fuori casa, o magari potrebbe avere bisogno di lavorare a casa o ancora cucinare la cena o sbrigare altre faccende domestiche. Quindi, se siete a casa, potete comunque occuparvi dei vostri impegni, ma abbiate sempre cura di rimanete vicini, e se non ci siete, fate controllare da un altro adulto quel che fa vostro figlio per assicurarvi che vada tutto bene. E ricordate che tutti i compiti non sono uguali, quindi non tutti i compiti avranno sempre bisogno della vostra attenzione.

Limitare l’esposizione dei media

Spegnere la TV e gli smartphone quando il figlio fa i compiti a casa. E anche il computer, a meno che non venga usato per la ricerca. Si potrebbe iniziare chiedendo quanto tempo il giovane studente ritiene che dovrebbe dedicare a questa attività, e iniziare a negoziare da questa base di partenza. Ricordate che voi avete sempre l’ultima parola. E tenete presente che se guardate la TV quando vostro figlio non può, il piano potrebbe ritorcersi contro di voi. Date il buon esempio!

Fate sapere all’insegnante se avete dato a vostro figlio aiuti per i compiti a casa

Se vostro figlio ha bisogno di un aiuto extra o non capisce veramente qualcosa che dovrebbe invece avere imparato a scuola, è buona norma far sapere all’insegnante l’esistenza di queste difficoltà. Potete ad esempio scrivere sul compito a casa “fatto con l’aiuto dei genitori”, o magari scrivere una nota a parte. Se vostro figlio protesta, spiegategli serenamente che i compiti a casa sono usati per testare ciò che sa e per mostrare all’insegnante ciò di cui ha bisogno per saperne di più. Dunque, è compito di un genitore far sapere all’insegnante l’esistenza di eventuali difficoltà.

Provate poi a parlarne con un tutor privato: siamo certi che condividerà con voi questi e altri consigli, per poter dare a vostro figlio le migliori opportunità di apprendimento!