L’eterno problema dei dati sul turismo

Nel giorno in cui si chiude l’edizione 2021 di TTG Travel Experience a Rimini – una delle migliori manifestazioni sul turismo che abbiamo in Europa, tornata a svolgersi con modalità in presenza – si ripropone l’eterno problema che pesa su questo settore: la qualità e l’affidabilità dei dati statistici su cui operatori e destinazioni dovrebbero impostare il proprio lavoro strategico.

Dopo tante percentuali sparate a caso, o scientemente alterate per voler dimostrare tesi di comodo, il Ministero del Turismo, l’Enit e l’Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) hanno visto bene di convocare una conferenza stampa congiunta, per dire che “i buoni risultati del periodo estivo non compensano le perdite subite da tutta la filiera del turismo a causa del sostanziale blocco delle attività di tutta la prima parte dell’anno. I primi nove mesi hanno infatti registrato una flessione di 40 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019 e il 2021 si chiuderà con una crescita limitata al +2%”.

Finalmente abbiamo una base di ragionamento serio, aggiornata al 30 settembre di quest’anno, e su cui inquadrare la realtà, che io mi ero già permesso di sintetizzare con queste parole, dettate dalla concreta esperienza diretta: “Speravamo che andasse meglio, abbiamo temuto che andasse peggio”.

Perché +2% è senza dubbio una crescita, e quindi va salutata con favore, ma il -40% rispetto ai dati del 2019 significa che è stato un altro anno di sofferenza per imprese e lavoratori.

Anche i buoni risultati dei mesi estivi, che avevano fatto gridare al boom di prenotazioni ed alla fine della crisi dovuta alla pandemia, assumono adesso la loro corretta prospettiva: “Nel complesso la stagione ha fatto segnare un recupero significativo con un incremento medio dei pernottamenti di circa il 30% rispetto allo stesso periodo del 2020. Significativo, all’interno del dato stagionale, l’andamento di giugno e luglio che ha fatto registrare una crescita molto sostenuta (+40%), per poi stabilizzarsi nel mese di agosto (+22%) e segnare una crescita più contenuta in settembre (+6%)”.

Insomma, anche qui va bene vedere questi segni positivi, ma il realismo non deve mai sconfinare in un entusiasmo fuori luogo.

Il ministro del turismo Massimo Garavaglia ha voluto salutare la nomina di Roberta Garibaldi a nuovo amministratore delegato di Enit, annunciando che sarà proprio lei a far partire quell’Osservatorio nazionale del turismo, di cui si sente parlare da decenni. Speriamo che sia vero, ma soprattutto speriamo che ci vengano investiti i soldi (tanti) e le competenze (indipendenti) per poter avere dei dati di qualità.