La scelta pericolosa di regalare notti gratuite ai turisti

Ormai da mesi, ci sono destinazioni turistiche (Sicilia, Genova, San Marino solo per fare tre nomi) che cercano di attirare turisti con l’offerta di una o più notti gratuite. Ed ogni volta, ripenso a quando quotidiani e riviste decisero di attirare i lettori, allegando oggetti in omaggio: magari sul momento vendi anche qualcosa in più, ma inizia una spirale pericolosa che porta inesorabilmente all’autodistruzione.

Si tratta di una scelta pericolosa (e, a mio parere, sbagliata) perché concentra l’attenzione del potenziale turista, così come del potenziale lettore, non sulla qualità e la capacità di attrazione della destinazione, ma soltanto sulla possibilità di avere uno sconto. Ovvero: coloro che dovrebbero valorizzare e promuovere la propria città o la propria regione, finiscono per essere quelli che invece la sviliscono, riducendo tutto ad un’offerta 3×2.

Di fronte ai giornali che regalavano bicchieri da cocktail o teli per andare in spiaggia, un giornalista (mi sembra Gianni Mura, ma non ne sono sicuro) suggerì beffardamente di metterci invece un bel panino con il salame. Non si arrivò a tanto, ma qualcuno ci andò vicino, allegando veramente come gadget un pacco di spaghetti. Ed il fatto stesso che non mi ricordi il nome di quella testata giornalistica, dimostra ancora una volta il rischio di una simile scelta: il prodotto – e la destinazione – finiscono in secondo piano e si perdono le motivazioni di viaggio sulle quali si dovrebbe invece lavorare per attirare i turisti italiani e stranieri.

Poi, sono ben consapevole che a tutti piace poter risparmiare qualche foglio da cento euro e che uno sconto attira sempre l’attenzione e la curiosità di un potenziale cliente. Ma se le destinazioni turistiche seguissero le buone regole del marketing e della pubblicità dei supermercati – che sono i principi incontrastati della capacità di fare sconti in maniera efficace – potrebbero vedere che la lista dei prodotti a prezzo vantaggioso arriva soltanto alla fine degli spot pubblicitari. Prima si racconta la qualità e la freschezza dei prodotti, la cortesia del personale, l’ambiente accogliente del supermercato e poi si cerca di convertire l’attenzione conquistata in acquisti reali, elencando le offerte della settimana a prezzi eccezionali.

Tradotto in termini turistici, significa spiegare prima quali sono le motivazioni che possono indurre il potenziale cliente a scegliere una destinazione (attività all’aria aperta, enogastronomia, cultura, shopping, ecc.) e soltanto dopo – alla fine – suggerire anche l’opportunità di avere magari una notte gratuita.

Perché ci sono luoghi dove non ho nessun desiderio di andare, e non cambierei idea neanche se me ne regalassero sette, di notti gratuite.

Roberto Guiggiani