La chiesa di San Giovanni Battista a Corsano e la leggenda della sposa bambina

Antichissima e suggestiva, la pieve romanica ci riporta indietro di circa dieci secoli al tempo in cui neppure i documenti erano abbastanza per raccontarci il passato di mura solide e spettacolari.

La pieve nasce intorno all’anno 1100 infatti al suo interno, scritta in una lapide, si trova la data d’inaugurazione, 1189 (MCLXXXVIII) e fu Papa Clemente III a confermarlo, con una bolla spedita il 20 aprile dello stesso anno al vescovo di Siena.Pare però che già nel 1031 questa chiesa fosse stata citata in alcuni documenti.

L’ampiezza delle tre navate centrali fanno pensare e immaginare antiche cerimonie svoltesi per molti secoli al suo interno e proprio ad una di esse è legata una storia ormai sfumata in leggenda.

Si narra che intorno al 1600 qui sia venuta a nozze “la sposa bambina”. Aveva solo 10 anni. Si chiamava Laura ed era figlia di un nobile della zona, era stata data in sposa ad un signore che si era innamorato di lei all’istante e il padre aveva subito acconsentito in quanto lo riteneva un ottimo partito per la figlia. Era questi molto ricco e nobile e dunque perfetto per risollevare le sorti della famiglia della bimba che ormai era caduta in disgrazia nonostante avesse il titolo nobiliare. In un giorno soleggiato d’aprile, in piena primavera Laura arrivò a piedi con suo padre e fece il suo ingresso nella chiesa con il suo bellissimo abito.

Ma poco prima che il sacerdote dichiarasse i due fidanzati, marito e moglie, Laura scappò, correndo via e come volando lasciò solo alcune impronte davanti alla pieve e sparì magicamente nei boschi adiacenti. Come se l’aria d’aprile l’avesse portata via con se. Da allora di lei non si seppe più niente ma si dice nelle domeniche soleggiate di primavera si trovino piccole impronte di piedi intorno alla chiesa, come se la piccola sposa tornasse a visitare quel luogo da cui fuggí via.

Articolo e foto: Gabriele Ruffoli

 

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