In stato confusionale dentro ad un ristorante, lo aiutano il titolare e i carabinieri

“Una storia bella, che è rara di questi tempi ma che siccome è accaduta ci tenevo a raccontarla”. Chi parla è Stefano Buracchi, titolare del Ristorante Villa Nottola. Il suo è un racconto, che pure nella sua semplicità. è fatto di umanità e dolcezza, “qualcosa di non così scontato, visto che il covid ha portato tra noi tanta rabbia e maleducazione”, afferma il ristoratore. Il suo è anche un modo per esprimere il proprio sentimento di gratitudine verso i carabinieri del commando di Montepulciano – ed anche quello dei suoi dipendenti e degli ospiti – per il comportamento tenuto durante la vicenda.  Il fatto avvenuto ieri sera è una piccola cosa, un granello di sabbia nel deserto, che però dona speranza per il futuro e sicuramente ci lascia con il sorriso. Che cosa è successo? Una persona in stato confusionale si è presentata nel locale di Buracchi, nel comune di Montepulciano. “Parlava male e aveva bisogno di un aiuto, lo si capiva bene- fa sapere Buracchi-. Noi lo abbiamo sfamato perché, come diceva mio nonno, ‘un pasto caldo non si nega a nessuno’. Gli abbiamo offerto una tagliata”. Ad un certo punto l’uomo si è reso conto di essere vicino ad andare in escandescenza, “prima di creare qualche di tipo di problema mi ha detto di chiamare i carabinieri per farsi aiutare”, aggiunge Buracchi. “I due militari giunti sul posto sono stati bravissimi: sono intervenuti chiedendo a questa persona come stesse, abbracciandolo, standogli vicino e mostrando comprensione”, continua il ristoratore.  Tra i presenti poi c’è stata una vera e propria gara di solidarietà nei confronti dell’uomo: “Un cliente mi ha preso da parte chiedendomi se potesse offrirgli la cena e lo stesso lo hanno fatto gli uomini dell’Arma. Io ho detto che non era un problema e che ci avremmo pensato noi”, conclude.