Il viaggio di Massimo e Daniele: in cammino sulla Francigena per solidarietà

Si sono incontrati per caso lungo la Via Francigena ed hanno deciso di unire le forze nel loro cammino.

Questa è l’avventura di Massimo Pedersoli e Daniele Matterazzo, due sportivi che stanno raccogliendo fondi per le loro cause, e che ieri si sono incontrati con l’assessore al turismo di Siena Alberto Tirelli. La storia della loro amicizia è raccontata anche sul portale Rete del dono.

“Stavamo scendendo verso Roma e poco prima di Piacenza ci siamo incontrati in un ostello – racconta Massimo – Abbiamo iniziato a parlare e abbiamo scoperto che entrambi avremmo fatto lo stesso percorso da lì fino alla capitale e che stavamo raccogliendo fondi su Rete del Dono, anche se per due realtà diverse. Allora ci siamo detti: camminiamo insieme”.

Pedersoli è partito da Trieste insieme all’amico Alessio per raccogliere per la Lega italiana Fibrosi cistica, il suo arrivo è a Santa Maria di Leuca. La loro iniziativa si chiama Vivi ogni respiro ed è progetto di pellegrinaggio a piedi con l’obiettivo di sensibilizzare sulla fibrosi cistica con relativa raccolta fondi in favore della stessa Lega (qui il link per donare). “Sono Alessio e vivo a Sacile (PN) e sono affetto da fibrosi cistica. Sono seguito dall’ospedale Burlo Garofolo di Trieste e sono un appassionato di cammini. Ho fatto la via Francigena, il cammino di Santiago, nonché ho raggiunto anche il Campo base del Monte Everest-si legge nel testo della raccolta fondi-. Il mio scopo, passo dopo passo, è lanciare un messaggio di speranza a chi è affetto dalla mia stessa patologia. Piacere sono Massimo e vivo a Genova, con uno spigliato animo da viaggiatore. La passione per i cammini mi ha spinto a prendere una decisione importante: dopo un viaggio fotografico a Chernobyl ho deciso di mollare tutto dedicandomi ad un cammino lungo quasi 100 giorni per una causa sociale”.

Matterazzo invece collabora con la Fondazione Salus Pueri e la pediatria di Padova ed è l’ideatore di “In cammino per la pediatria di Padova”. Il fund raiser è partito a inizio agosto da Aosta e raggiungerà Roma. Da piccolo ha subito un grave incidente stradale che gli ha causato un’invalidità al braccio sinistro. “Reagire non è stato facile, ho passato diversi anni trasportando pesi enormi dentro di me”, racconta aggiungendo che “ho trovato nel cammino la cura. Ma questo è solo l’inizio – si legge nella sua raccolta fondi-. Anche quest’anno percorrerò altre strade, questa volta non solo per aiutare me stesso ma anche per aiutare il prossimo! Per questo ho scelto di percorre la Via Francigena, dal primo paese italiano della Via, in provincia di Aosta, a Roma, camminando anche per i bambini della Pediatria di Padova. Un ospedale dove ho trascorso 6 mesi della mia vita, affrontando 14 interventi chirurgici per ricostruire il braccio dopo l’incidente”. (Qui il link per donare)