Hidden partner, De Mossi: “Ben vengano i controlli, ma Siena ha bisogno di investitori esterni”

“Ben vengano i controlli ma la città ha bisogno di investitori che vengono da fuori”. Dall’inchiesta Hidden Partner fino alla scuola, il sindaco Luigi De Mossi ha affrontato diversi argomenti durante il suo punto settimanale con la stampa per commentare l’andamento dell’evoluzione epidemiologica.

Proprio sulla maxi inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza su un giro di riciclaggio internazionale, De Mossi ha focalizzato la sua riflessione in primis commentando la scelta di rinunciare a difendere uno degli indagati: “E stata del tutto libera e non è legata a ragioni collegate al procedimento, a pressioni e a quant’altro”.

Così il sindaco che poi ha ricordato che “fino a che una sentenza non passa in giudicato, la mia valutazione sarà sempre neutra”. Successivamente è anche arrivato un commento ‘politico’ sulla vicenda.”Qualche anno fa questa città non aveva bisogno di niente: con le risorse di Mps potevamo fare come ci pareva”, sottolinea il primo cittadino che poi aggiunge “è che chiaro che quando ci sono nuovi investitori possiamo chiedere la patente di verginità, ma da cittadino voglio pensare che la maggior parte delle persone si comportino in materia adeguata. Se ci sono delle responsabilità, pagherà chi ne ha. Il tema vero non è politico, il tema è che abbiamo bisogno di investitori, certo puliti e seri. Abbiamo bisogno di investitori. Ricordo inoltre che ci sono 300 persone occupate in questi settori che sono per noi strategici”. De Mossi conclude: “Spero che tutto ciò non si traduca in disastro occupazionale, questa è la vera preoccupazione”.

Sulle scuole il sindaco ha annunciato che avrà un colloquio con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani “per provvedere in maniera chiara con il maggiore effetto preparatorio per alunni, protezione civile e famiglie. Tutti devono una prospettiva per ci ho che avverrà nei prossimi giorni”, sottolinea. “Quando presi la decisione di chiudere le scuole io però non mi affidai a un Cts – dice- . La politica deve iniziare a scegliere”.