Green Pass, in due mesi oltre 43mila controlli nei bus a Siena, 207 le persone sprovviste

Oltre 43mila controlli in due mesi, 207 persone trovate senza green pass o super green pass mentre 352 cittadini si sono rifiutati mostrare il certificato. Sono i numeri delle verifiche in provincia di Siena sui mezzi di Autolinee Toscane.

Nel 6 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022 sono stati effettuati 23332 controlli al green pass obbligatorio, con 110 cittadini trovati senza Gp obbligatorio e 172 che si sono rifiutati di mostrarlo. Dal 10 gennaio, giorno in cui il green pass rafforzato è diventato obbligatorio per il Tpl, fino al 6 febbraio sono stati fatti 20472 con 180 rifiuti e 97 persone senza super green pass.

La risposta di Autolinee Toscane alla richiesta d’aiuto da parte delle Prefetture è arrivata grazie alla collaborazione con la società Holacheck. “In tutto sono state disposte un centinaio di unità operative alle fermate principali dei bus e della tramvia di Firenze, nelle ore di maggior frequenza. Hanno informato sulle regole del green pass e sul corretto uso dei presidi sanitari obbligatori, e hanno segnalato alle forze dell’ordine i casi di rifiuto a rispettare le norme. Non era loro compito fare sanzioni”, spiegano dall’azienda.

“Si è trattato di un lavoro impegnativo e siamo soddisfatti del contributo che finora abbiamo potuto dare per la sicurezza dei passeggeri e degli autisti – dice il presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli – Inoltre, questa esperienza rappresenta per noi anche l’avvio di un nuovo tipo di rapporto con l’utenza, che ha potuto trovare nelle unità operative presenti sul territorio il supporto e l’informazione necessari in un periodo particolarmente difficile per il tpl”.

“È fondamentale – afferma il direttore commerciale, marketing e comunicazione di Autolinee Toscane Andrea Buonomini – evidenziare anche il ruolo rilevante della Regione Toscana che ha impiegato risorse apprezzabili per sostenere al meglio il piano di accompagnamento e assistenza, la trasmissione giornaliera a tutte le Prefetture della Toscana dei dati raccolti, oltre alla massiccia campagna di comunicazione a bordo dei bus, a terra e su tutti i canali di comunicazione”.