Green pass, al via i controlli nel Comune di Siena

“Su 700 dipendenti siamo a meno dell’uno per cento di comunicazioni di contrarietà al certificato”, così il vicesindaco Andrea Corsi mentre fa un primo bilancio sui controlli del green pass ai dipendenti di Palazzo Pubblico nelle 12 sedi del Comune. Venti steward da stamani hanno iniziato a fare le verifiche e l’amministrazione procede con l’applicazione delle norme.

“La sicurezza prima di tutto – continua Corsi – A inizio pandemia siamo stati del resto fra i primi comuni a installare i termoscanner agli ingressi delle sedi comunali o adottare un regolamento per lo smart working. Inoltre abbiamo garantito distanziamenti e pannelli negli uffici in modo da garantire la sicurezza assoluta ai dipendenti e anche agli utenti. Chi non è in regola – precisa – non può accedere, anche se il Green Pass non vale per gli utenti, cioè per coloro che si recano negli uffici per un certificato, pratiche o quant’altro, mentre vale per i visitatori e sono anche inclusi, ad esempio, i lavoratori della manutenzione, delle mense e dei bar interni agli uffici pubblici, i fornitori, i corrieri e i frequentatori di corsi di formazione”.

I lavoratori sena certificazione non potranno accedere al posto di lavoro, per loro inoltre scatterà l’assenza ingiustificata e la sospensione dello stipendio. “Non ci saranno però altre conseguenze disciplinari e il lavoratore ha diritto alla conservazione del proprio posto di lavoro. Nel periodo d’assenza, inoltre, non maturano né contributi né ferie”, ricordano dal Comune. Chi è senza il green pass sul posto di lavoro rischia anche una multa da 600 a 1.500 euro mentre il datore di lavoro che non controlla incorre in una sanzione da 400 a mille euro.