Furbetti dei rifiuti, nel 2021 a Siena 470 multe per un valore di 47mila euro

Nei primi dieci del 2021 sono elevate 470 multe, per un valore di 47mila euro. Sono i numeri degli interventi di controllo e verifica delle violazioni per l’abbandono di oggetti ingombranti e spazzatura in orari non consentiti.

Il dato è stato annunciato dall’assessore all’ambiente Silvia Buzzichelli che ha risposto ad un’interrogazione di Per Siena. Ad illustrare l’atto è stato il consigliere Vanni Griccioli che ha chiesto “di conoscere le motivazioni sulle quali l’assessore aveva basato la sua asserzione (“La raccolta porta a porta è poco efficace e molto costosa, per cui si provvederà a cambiare la tipologia in favore di una più confacente e meno onerosa” ndr.); come è organizzata la raccolta nei ritiri e nel trasferimento verso la struttura di Siena Ambiente per la lavorazione; quale possa essere la metodologia di raccolta dei rifiuti da apportare nel centro storico senese che vada a sostituire il porta a porta e comprendere i suoi costi e benefici; se, sempre nel centro, vengono effettuati i controlli degli ispettori ambientali e quante violazioni sono state verificate e verbalizzate vista la continua presenza di immondizia e materiali ingombranti lasciati fuori orario”.

Buzzichelli ha risposto spiegando che “il porta a porta nel centro storico è poco efficace perché la frazione dell’organico deve essere estesa a tutta l’area all’interno della cinta muraria. Il servizio infatti nelle modalità in cui è strutturato, fatta eccezione il Terzo di Camollia, dove è in atto la sperimentazione con la frazione organica da oltre un decennio, prevedono il ritiro dell’indifferenziato dal lunedì al sabato e dal lunedì alla domenica per le Utenze non domestiche. Pertanto il gestore è presente quotidianamente con in mezzi, oltre a dover ripassare a causa delle esposizioni fuori orario che tra l’altro rendono costoso il porta a porta”.

Buzzichelli ha fatto chiarezza: “Non ho mai detto di togliere questa tipologia di raccolta, visto anche la complessità del tessuto urbanistico cittadino, che consente pochi spazi di manovra ai mezzi del gestore e i vincoli paesaggistico-monumentali a cui dobbiamo attenerci e che sono più rigidi rispetto a città con meno rilevanza storica. Pertanto le soluzioni adottate in altre città, compresa Grosseto, possono non essere applicabili a Siena”, ed ancora “il piano di riorganizzazione di Siena risulta più complesso che altrove per la complessità della viabilità e la problematica di togliere posti auto per inserire batterie di diversa dimensione-prosegue-. Attualmente è “in corso la progettazione della riorganizzazione del servizio nel centro storico per le utenze domestiche e non e, dal momento che il gestore ha ritenuto poco complete e informazioni recepite dal questionario fatto compilare ai commercianti nel lontano 2020, Sei Toscana sta somministrando i sondaggi per avere i dati su cui impostare la riorganizzazione. Il rammarico è quello di aver saputo solo dopo un anno e mezzo che le informazioni raccolte non erano sufficienti, nonostante i continui solleciti all’Ato e al gestore medesimo”.

L’attività ispettiva “si è svolta in diverse ore della giornata, e anche in orari notturni, tenendo conto delle specificità contingenti riscontrate nei vari sopralluoghi o nelle segnalazioni ricevute dal call center ovvero di specifiche richieste dell’Amministrazione comunale: dal primo gennaio al 31 ottobre 2021 sono stati eseguiti un totale di 110 turni di ispezione di 6 ore e, per ognuno, sono stati impiegati due operatori con la qualifica di Ispettori Ambientali nominati dal Comune per un totale di 660 ore di controllo del territorio. La maggior parte dei turni di controllo e monitoraggio sono stati eseguiti e hanno privilegiato la parte esterna alle mura del centro storico in considerazione della implementazione del servizio di raccolta con la sostituzione delle postazioni tradizionali con quelle ad accesso controllato per verificare il comportamento dei cittadini e limitare i comportamenti scorretti”. Il tutto senza dimenticare che “nella prima parte dell’anno la pandemia covid 19 ha condizionato tra aperture e chiusure della diverse attività commerciali i comportamenti dei cittadini”.

L’assessore ha, inoltre, fatto presente che “Griccioli, durante lo scorso consiglio, parlava dell’attrezzatura con la pesa di Grosseto, ma secondo questa logica dovremmo applicare questa metodologia a tutta la città per arrivare a una tariffazione puntuale basata sugli stessi crismi”. Ed ha concluso evidenziando che “nel trasferimento dei rifiuti raccolti e trasportati ad Asciano c’è una maggiore attenzione nel non danneggiare il prodotto e non abbassare, quindi, la qualità dello stesso”

Griccioli nel ringraziare per la risposta e “per la possibilità da parte del gestore di studiare alternative per non compromettere, durante il trasporto per il successivo riciclaggio, i materiali in vetro in modo che rompendosi non si mescolino agli altri>” ha osservato che al momento “l servizio di porta a porta sia l’unico modello da poter struttura per il centro storico. Eventualmente incentivare maggiormente la sensibilizzazione dei cittadini e dei ristoratori per un’attenta osservanza delle norme di conferimento”.