Foibe, la Lega contro Montanari. Salvini e Marrocchesi Marzi: “Perchè Letta non dice nulla?”

Le parole del prossimo rettore dell’Università per stranieri Tommaso Montanari entrano dentro la campagna elettorale per il seggio senese alla Camera. Dalla destra e in particolare dalla Lega, oltre a un fuoco di fila compatto contro lo storico d’arte, viene chiamato in causa anche Enrico Letta, segretario del Pd.

“Il rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari minimizza il dramma delle foibe. Dalla Toscana arrivano parole gravissime. È strano e preoccupante che Letta, sempre col ditino alzato e candidato nella Siena ferita dallo scandalo Pd-Mps, non apra bocca”, così leader della Lega Matteo Salvini . Gli fa eco il candidato dell’area politica alle suppletive Tommaso Marrocchesi Marzi: “Letta ha annunciato di venire a Siena con il ministro Franceschini per parlare di cultura. Ora ci chiediamo se quella di Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, che ha negato il massacro delle foibe e la pulizia etnica di cui restarono vittime gli italiani del nostro confine orientale, è il tipo di cultura che il Pd vuole portare a Siena?-si chiede- Noi diciamo “no grazie” alla cultura di Letta e del Pd. Anzi auspichiamo che si dissoci e chieda con noi le dimissioni di Montanari. Negare una verità storica è immorale nei confronti delle migliaia di vittime degli italiani del confine orientale”.

Bordate arrivano anche dai gruppi parlamentari del Carroccio. “Durante i massacri delle foibe ventimila nostri connazionali furono torturati, assassinati e gettati in delle fenditure carsiche usate come discariche dalle milizie titine della Jugoslavia. La colpa: essere italiani-così i senatori della Lega Rosellina Sbrana e Manuel Vescovi- . Un eccidio definito dal Presidente Mattarella ‘un orrore che colpisce le nostre coscienze’. Ancora oggi, però, c’è chi nega, per motivi totalmente ideologici, quanto accaduto. Le gravi considerazioni del Rettore Montanari sono vergognose. La negazione di una verità storica conclamata è quanto meno incompatibile col ruolo di cattedratico. Ci auguriamo siano presi al più presto provvedimenti contro queste dichiarazioni vergognose”.

Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, ha negato il massacro delle foibe e la pulizia etnica di cui restarono vittime gli italiani del nostro confine orientale. Parole vergognose e prive di rispetto per tutti coloro che hanno perso la vita per mano dei comunisti. Non è possibile che un individuo del genere ricopra un ruolo apicale all’interno di un’istituzione accademica negando la veridicità di una tragedia nazionale”. Lo dicono in una nota i deputati della Lega in Toscana: Mario Lolini -coordinatore Toscana, Claudio Borghi, Maurizio Carrara, Donatella Legnaioli, Guglielmo Picchi, Manfredi Potenti, Edoardo Ziello.