Estra, i ricavi volano nel 2021 e crescono del 40%, ma preoccupa il conflitto in Ucraina

In un anno crescono di poco meno di 300 milioni di euro i ricavi di Estra e superano il miliardo di euro con un più 40%. Questo uno dei principali risultati raggiunto nel bilancio 2021 votato dal cda dell’azienda. Numeri che sono stati definiti “molto positivi ed in significativo miglioramento rispetto all’esercizio 2020”.

“Continuando a far leva su una strategia di diversificazione del portafoglio di business, i risultati in crescita evidenziano la solidità e resilienza del Gruppo anche in un contesto di mercato complicato, oltre che dal protrarsi dell’emergenza pandemica, dalla forte volatilità del mercato energetico che ha contraddistinto gli ultimi mesi dell’esercizio”, spiegano da Estra.

Crescono anche il risultato operativo netto che tocca quota 50milioni di euro (+ 11% rispetto al 2020) e l’utile netto che si attesta a 28,6 milioni di euro con un +16,2% rispetto al 2020. Al 31 dicembre Estra ha un patrimonio di 413 milioni di euro (nel 2020 era di 392 milioni di euro).  L’incidenza del patrimonio netto sul capitale raccolto è passata dal 57,4% del 2020 al 63,2% del 2021. L’indebitamento finanziario netto a fine esercizio è stato pari a 240,1 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto al 31 dicembre 2020 grazie alla maggiore generazione di cassa dell’attività operativa.

“I risultati conseguiti testimoniano la solidità e resilienza del Gruppo nel contesto di mercato particolarmente complesso e attestano la validità delle scelte aziendali operate in termini di ampliamento e diversificazione del portafoglio lungo più linee di business. In relazione alla crisi geopolitica internazionale determinatasi a seguito dell’avvio del conflitto armato tra Russia ed Ucraina, risulta attualmente difficile determinare i possibili effetti e le ripercussioni che potrebbero derivare dal suo perdurare”, lo sottolinea Alessandro Piazzi,  presidente e Ad di Estra che aggiunge : “gli amministratori stanno monitorando con estrema attenzione la situazione, in particolare in considerazione dei potenziali impatti negativi sul contesto economico generale e sulla volatilità dei prezzi delle commodity e contestuale effetto inflazionistico, individuando, laddove possibile, azioni di mitigazione dei rischi e prudente gestione”.

Nella stessa seduta il cda ha nominato consigliere Giovanni Grazzini che vanta una ventennale esperienza con numerosi incarichi professionali in consulenza fiscale, finanziaria e societaria.