Scuola e dsa, parola ai docenti: “Ecco come funziona il potenziamento pre diagnosi”

“I docenti prestano la propria disponibilità a fare delle ore in più di lavoro per poter essere d’aiuto ai bambini in difficoltà”. Lo dice Anna Esposito, insegnante della scuola media Papini di Castelnuovo Berardenga.

L’istituto ha iniziato una collaborazione con il centro Dedalo  – Sos Dislessia, struttura specializzata nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi specifici dell’apprendimento fornendo anche supporto alle famiglie e ai ragazzi per il potenziamento pre-diagnosi. Che cosa è? Lo ha spiegato Esposito, durante una diretta con Siena News: “per gli alunni che vanno dalla seconda media, le insegnanti si incontrano per rilevare quali sono le difficoltà degli alunni.

Alcune ore di lavoro vengono utilizzate per poter coadiuvare questi bambini  verso gli stessi obiettivi della classe, ma con strade alternative” e aggiunge “il lavoro è mirato e specifico su un gruppo.  La cosa si propone da tempo e vede un larghissimo consenso- spiega-. I bambini così possono essere facilitati e hanno la possibilità di arrivare, in modo differente, al risultato”. Esposito conclude: ” Non vogliamo avere unaiuto esterno, cerchiamo di risolvere da soli”, ma ” se è evidente che nella situazione non si trovano soluzioni, chiediamo aiuto al Centro Dedalo. Questa struttura per noi è stata come una manna dal cielo”. Claudia Liuzzi, logopedista del Centro commenta: “Queste collaborazioni fanno bene ai bambini e sono un’esperienza positiva. Abbiamo bisogno del confronto con gli insegnanti e, dalla scuola, è sempre arrivata una risposta positiva”