Donne e vino: un divario di genere difficile da superare

Quello della disparità di genere è un tema che tocca purtroppo anche il settore vinicolo; dell’argomento se ne parla, ma non se ne parla abbastanza.

Negli anni sono stati fatti grandi passi in avanti, ma resta ancora molta strada da fare. Lo dimostra una recente indagine condotta per Wine2Wine (il forum annuale della comunicazione del vino) dall’Università di Siena, su 58 imprese selezionate su base nazionale, per metà condotte da uomini e per metà da donne.

I dati Eurostat 2017 provano che il 37% della forza lavoro nel settore agroalimentare è in quota rosa, e che un’azienda agroalimentare su cinque è condotta da una donna. Gli stessi dati evidenziano però che le titolari guadagnano il 6% in meno rispetto ai colleghi maschi. In particolare, nelle aziende vinicole, le donne sono solo in minima parte impiegate alla produzione nei vigneti, mentre arrivano fino all’80% della forza lavoro per mansioni legate al commerciale, al turismo, alla ristorazione e alla comunicazione e marketing.

Se da una parte, dunque, rispetto al passato le donne hanno saputo acquisire incarichi di maggior rilievo, il dislivello è ancora molto alto dal punto di vista del salario. L’argomento è stato oggetto di un recente dibattito che si è svolto il 17 febbraio a Brescia al Museo Diocesano con i docenti del master “Comunicazione per il settore enologico” e imprenditrici locali. La tavola rotonda ha preso spunto dal libro di Barbara Sgarzi, giornalista e sommelier, recentemente edito da Il Sole24ore: “Vino Donne e Leadership”.

La direttrice del Master in Comunicazione per il settore enologico e il territorio Carla Lunghi, ha commentato nell’occasione “La presenza femminile è sicuramente una novità perché il mondo del vino, legato a pratiche e a culture millenarie, fino a pochi anni fa era un mondo che sembrava interdetto alle donne: impensabile trovare una enologa donna o figure femminili attive nell’ambito della comunicazione. È necessario gettare una luce di genere in questo mondo tradizionalmente maschile». Al dibattito oltre all’autrice del libro Barbara Sgarzi e la direttrice del master Carla Lunghi, hanno presenziato il docente Domenico Tappero Merlo, Maria Chiara Dal Cero, Communication e marketing manager Ca’ dei Frati, Giovanna Prandini, Cantina Perla del Garda e presidente di Ascovilo, TuyenHuynh Boi, digital account Wine&Food Veronafiere.

Stefania Tacconi