Deposito di scorie nucleari, a novembre le audizioni sulla Val d’Orcia

Partiranno dal 3 novembre le sedute del Seminario della Sogin dove si discuterà della possibilità di creare un deposito nazionale di scorie nucleari in un’area tra i comuni di Trequanda e Pienza.

Lo ha detto a Siena News il sindaco di Pienza Manolo Garosi. “Mi sono consultato con il sindaco di Trequanda Roberto Machetti, parteciperemo anche noi a queste sedute -annuncia Garosi-. Ci batteremo per far sì che le nostre ragioni, durante le audizione, prevalgano su quelle del posizionare, nel nostro territorio, il sito”.

Il Seminario nazionale della Sogin è partito pochi giorni fa ed è previsto nel processo di consultazione per la creazione dell’impianto. I lavori si concluderanno a fine novembre mentre il resoconto degli incontri sarà pubblicato il 15 dicembre. Il programma prevede nove incontri, Oltre alle sedute plenarie di apertura e chiusura sono programmate sette sessioni di lavoro, una nazionale e sei territoriali, che interesseranno le aree potenzialmente idonee presenti nelle regioni coinvolte: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia e Basilicata, Sicilia, Sardegna.

Sogin discuterà sulle osservazioni arrivate dai territori indicati come “potenzialmente idonei” dalla Cnapi, tra cui, appunto, la zona tra Pienza e Trequanda, e da ogni soggetto che abbia interesse sull’argomento. Il deposito ospiterà 95mila metri cubi di materiale e sorgerà in un’area di 150 ettari. In Italia sono state individuate 67 zone per ospitare il sito. Due di queste sono in Toscana: oltre alla provincia  di Siena c’è quella Grosseto con Campagnatico.

Dopo la pubblicazione degli atti si aprirà una fase di consultazione pubblica, che durerà 30 giorni, durante la quale potranno essere inviate eventuali ulteriori osservazioni e proposte tecniche finalizzate alla predisposizione di una Carta definitiva delle aree idonee per il deposito, la Cnai. Regioni ed enti locali potranno presentare ulteriori manifestazioni d’interesse, non vincolanti, per approfondire ulteriormente il tema. Infine, in base alla Cnai, l’Esecutivo dovrà scegliere il sito definitivo. “Gli interventi della sessione di apertura del Seminario ci fanno ben sperare  però bisogna stare sull’attenti. La guardia resta alta”, conclude Garosi

MC