Dall’Arcidiocesi 100 lampade speciali ai detenuti per poter studiare, lunedì la consegna a Ranza

“La cultura rende liberi ed è per questo che abbiamo deciso, in accordo con i delegati rettorali, di accogliere la donazione di una fornitura gratuita di lampade speciali che possano permettere ai detenuti di studiare e di proseguire un percorso decisivo per cambiare la loro vita”.

Lo dice l’Arcivescovo di Siena e Cardinale Augusto Paolo Lojudice che, il prossimo lunedì, porterà una fornitura di 100 lampade a led per i detenuti del carcere di Ranza. La consegna avverrà la mattina e questi oggetti “sono funzionali a una illuminazione che consenta lo studio autonomo anche nelle ore in cui l’impianto centrale non sia attivato. Questo per dar modo così agli studenti detenuti della struttura di studiare in orari autonomamente decisi e gestiti da loro stessi”, spiega una nota. Lojudice porterà le lampade al direttore del carcere, Giuseppe Renna e sarà accompagnato dai professori Fabio Mugnaini e Massimo Bianchi, delegati del Magnifico Rettore dell’Università di Siena per il Polo Universitario Penitenziario.”Un detenuto alcuni anni fa – aggiunge il Cardinale – mi ha confidato che da quando aveva iniziato a studiare si sentiva un uomo libero, anche da dietro le sbarre. Questa storia è emblematica e ci comunica speranza e la voglia di rinascere e dimostra che anche nelle condizioni più difficili la vita ci presenta sempre una nuova opportunità”.

“Nel carcere di san Gimignano verranno accese idealmente 100 lampadine – conclude – come segno di speranza e di volontà di riscatto. Il carcere in tale contesto potrà diventare veramente un luogo di riabilitazione e di cambiamento e tutto questo grazie ad una perfetta sinergia tra l’Arcidiocesi e l’Università di Siena”.