Covid, rischio chiusura per le piscine. Pacciani: “Paghiamo tutti solo perché qualcuno sbaglia”

“E’ da giugno che qui rispettiamo ogni protocollo: siamo obbligati ad avere meno persone, meno incassi, più costi produttivi. Che si debba pagare tutti solo perchè qualcuno sbaglia mi sembra incredibile“, è  un commento amaro quello del presidente del comitato Uisp di Siena Simone Pacciani quando parla delle piscine.

Per queste strutture ci sarà tempo fino a domenica 25 ottobre “per adeguare protocolli di sicurezza e per verificarne il rispetto”, come spiegato dal premier Giuseppe Conte nell’ultima conferenza stampa di presentazione del nuovo Dpcm in materia di contrasto alla diffusione del contagio da coronavirus.

“Sono rimasto sorpreso dalle sue affermazioni sulle piscine, non le ho capite- prosegue Pacciani-. Io so che abbiamo avuto verifiche continue, ma quando Conte dice che non tutti hanno rispettato le regole mi viene da pensare che non sono stati fatti gli stessi controlli in tutti i territori. Come sempre in questo Paese c’è il problema dei due pesi e due misure”, afferma aggiungendo che “in tutta la Toscana non ci sono mai stati problemi”.

Stamani all’impianto dell’Acquacalda i Nas hanno effettuato i controlli anti-covid, ma non sono state riscontrate irregolarità. “Da maggio abbiamo riaperto ed abbiamo mensilmente i controlli dell’Asl è per noi situazioni come queste sono all’ordine del giorno. Siamo molto rigidi nel rispetto delle regole” e per questo motivo fa sapere Pacciani “le persone si lamentano anche perchè non le facciamo accedere in tribuna, perchè gli istruttori fanno lezioni fuori acqua con la mascherina…”.

La situazione? “Tranquilla dal punto di vista gestionale, ma con un -40% di presenze. La gente ha paura e tutti queste misure che siamo obbligati a imporre  sicuramente non invogliano le persone a venire”.

Marco Crimi