Covid, più spazi per le cure intermedie: 18 posti letto a Campostaggia, 16 a Nottola

L’Aou chiama e l’Asl risponde. Dopo gli appelli delle Scotte saranno arrivati percorsi specifici di cure intermedie per pazienti covid a Campostaggia ( fino a 18 posti letto), Nottola (16 posti letto), La Gruccia (16 posti letto).

Lo comunica l’Asl che fa sapere di avere rimodulato la propria offerta “per la gestione dei pazienti risultati positivi all’accertamento diagnostico per covid 19 e asintomatici, ma che necessitano di cure ospedaliere per patologie non correlate”. L’offerta di posti letto è stata inoltre aumentata nelle seguenti strutture: La Fratta fino a 24 posti letto attivabili, Pitigliano subito 10 posti letto estendibili fino a 18; Castel del Piano 20 posti letto attivabili; Bibbiena 18 posti letto attivabili. Una rete di cure intermedie integrata da moduli territoriali a seguito di convenzioni con soggetti terzi.

La decisione con la delibera “Modifiche organizzative temporanee nella rete ospedaliera legate all’emergenza covid”. L’Asl “ha deciso di compiere uno sforzo organizzativo e gestionale importante – afferma il direttore generale Antonio D’Urso – per ampliare il proprio contributo di fronte alle nuove sfide poste dalla pandemia e in particolare dall’elevata diffusione della variante Omicron. Oltre all’incremento di posti per le cure intermedie, tre strutture ospedaliere sono direttamente coinvolte per attivare percorsi dedicati a quei pazienti positivi al Covid ma asintomatici, che si trovano nelle strutture dell’Area vasta per sottoporsi a cure di altro tipo. Contiamo in questo modo di contribuire a dare una risposta di sistema efficace e in grado di fronteggiare i numeri in crescita che si sono registrati nell’ultimo periodo”.

“Con queste azioni – afferma Massimo Forti, direttore della rete ospedaliera dell’Asl Toscana sud est – riusciremo a ridurre la pressione sugli hub di riferimento delle tre province, evitando il rischio di carenza di posti letto nelle aree covid. L’iniziativa in via transitoria, in questa fase di numeri elevati di ricoveri, si baserà su una rimodulazione interna ai presìdi interessati, in un’ottica di sostenibilità tra posti letto covid e no covid”.