Covid, dall’Asl nuovo giro di lettere agli operatori senza vaccino, 100 risiedono in provincia

È partito negli scorsi giorni il secondo giro di lettere di richiamo dell’Asl sud est agli operatori sanitari(tra loro ci sono anche dipendenti della stessa azienda sanitaria, dell’azienda ospedaliera, chi esercita la libera professione) per sapere  e che invitano farsi il vaccino anti-covid.

In Toscana meridionale le ‘missive’ sono state destinate a oltre 250 operatori, un centinaio di questi risiede in provincia di Siena. Nel territorio dell’Area Vasta ancora non sono state prese sanzioni mentre in Regione una partita importante la giocherà la giustizia amministrativa. La scorsa settimana infatti un migliaio di sanitari, tra medici e infermieri, hanno fatto un ricorso al Tar della Toscana per chiedere la sospensione dei provvedimenti nei confronti di coloro che non si sono vaccinati. “Abbiamo già notificato ed è in corso di deposito del ricorso con circa 1.000 ricorrenti ma stiamo raccogliendo altre firme, circa 200, per un altro ricorso uguale”, aveva detto l’avvocato Tiziana Vigni che segue i ricorrenti col collega Daniele Granara docente di diritto costituzionale.

I prossimi giorni saranno quindi cruciali. È infatti attesa la decisione del Tar sull’eventuale sospensiva: se il tribunale si pronunciasse in questa direzione allora l’iter portato avanti dall’ Asl si bloccherebbe mentre se si andasse alla sentenza di merito allora, prima dell’atto, l’ azienda sanitaria andrebbe avanti applicando gli eventuali provvedimenti.

Se quindi si avverasse la seconda ipotesi l’eventuali sanzioni scatterebbero una volta finito il secondo giro di lettere. I nominativi dagli operatori  che ancora non avessero risposto alla ‘chiamata’ dell’Asl  finirebbero sui tavoli del direttore generale dell’Aou senese, del direttore generale della sud est e in quelli dei presidenti degli ordini professionali. A quel punto verrà applicato quanto previsto dal Dl 44 del 2021.

Gli operatori non vaccinati rischierebbero il cambio di mansione in luoghi dove minore è il rischio di contagio ma anche la sospensione dal lavoro.

MC