Covid, Barretta: “I pazienti negativizzati delle Scotte dirottati in altri ospedali della provincia”

Pazienti covid negativizzati dimessi verso altri presidi del territorio e attivazione di terapie intensive negli ospedali della provincia di Siena, in caso di saturazione di quella delle Scotte. E ‘quanto annuncia il direttore generale dell’Aou senese Antonio Barretta, ospite della diretta di Siena News.

Barretta ha anticipato una parte dei dati del bollettino covid di oggi, venerdì 9 aprile: alle Scotte ci sono 141 pazienti ricoverati. “Per il momento i posti liberi sono 21 – spiega Barretta-, in terapia intensiva abbiamo a disposizione 8 posti letto”. Come riferisce il dg le dimissioni giornaliere dall’area covid stanno aiutando il policlinico, “la collaborazione con la sud est ci fa mantenere stabile in numero dei pazienti ricoverati”, continua Barretta che poi aggiunge “stiamo valutando come aiutare anche altre Aree vaste della Toscana. Le previsioni dell’Ars ci dicono che i ricoveri interesseranno altre zone regionali, come quella dell’Asl centro”.

La risposta dell’ospedale le Scotte e della Toscana meridionale – “Con il direttore dell’Asl Antonio D’Urso abbiamo concordato che, in caso di saturazione delle Scotte,  la sud est sarà pronta ad aprire una terapia intensiva aggiuntiva nei presidi del territorio”, questo l’altro annuncio di Barretta. “Io ho consigliato Nottola, ma ancora non conosco i dettagli della sua scelta”. I pazienti negativizzati “verranno avvicinati agli ospedali della loro zona di residenza: se vivono nella parte a nord del Senese potranno essere dirottati vero Campostaggia, Nottola per chi invece vive a sud. I negativizzati ‘senesi’ invece rimarranno alle Scotte”, dice Barretta. Intanto con un provvedimento l’Aous  “ha rafforzato il contingente del personale sanitario che opera  nell’area covid”

 

 

Misure restrittive, “l’arancione è prematuro”- Oggi, venerdì 9 aprile, è il giorno del monitoraggio settimanale dell’Iss e delle decisioni sulle zone da parte di Cabina di regia e ministero della Salute, sulla base dei dati del contagio. La Toscana potrebbe tornare in arancione già dal prossimo martedì 13 aprile. Infatti, alla luce dei dati sul tasso d’incidenza, siamo sotto i 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti, ma i nostri ospedali sono al collasso. Il direttore generale dell’Aous Antonio Barretta, sull’argomento,  è chiaro “è indubbio che bisogna preservare le strutture sanitarie. Auspico che si continui con il rosso, l’arancione mi sembra prematuro per le condizioni della Toscana”.