Covid, a Siena scende in campo la Misericordia: presto attivi un punto tamponi e un centro vaccinale

Un punto tamponi drive through a Taverne d’Arbia ed un centro vaccinale a San Miniato. La Misericordia di Siena serra le file e si schiera a fianco dell’Asl sud est nella battaglia contro la diffusione del coronavirus.

Le due importanti novità sono state anticipate dal provveditore dell’associazione Andrea Valboni. Per il punto tamponi “l’attivazione dovrebbe essere la prossima settimana  alla nostra sede del luogo- dice-. Dovremmo partire con tre giornate: mercoledì, giovedì e venerdì. Il drive through sarà attivo la mattina dalle 9 alle 13”. Valboni ha inoltre parlato di quelle che potrebbero essere le difficoltà per la Misericordia: “Il tampone rapido richiede agli operatori del drive through  una gestione di tempo un po’ più lunga rispetto ai molecolari. Potremmo farne una 20ina all’ora”. Le macchine dovrebbero entrare, nel punto tamponi, da Piazza Monteaperti (escluso il giorno di mercato) ed uscire dal lato anteriore della struttura della Misericordia, rientrando su via Principale.

La Misericordia è a lavoro con l’Asl anche per attivare un nuovo centro vaccinale, che dovrebbe essere nella sede dell’Arciconfraternita di San Miniato. “Ancora non sappiamo quando inizieremo a somministrare dosi – chiarisce Valboni-. Dovremmo comunque lavorare 2 mattine a settimana mentre per conoscere il numero di vaccini a disposizione stiamo attendendo le indicazioni dell’Asl”.

Il provveditore ha infine risposto a quanto detto da Luigi de Mossi nella sua diretta sui social ‘punto della situazione’ sul contagio nel nostro territorio. “Ci stiamo coordinando con il mondo del volontariato, verrà fatto un bando per le molte associazioni e qualcuna di loro si è già resa disponibile a fare i tamponi ai bambini. Saranno attivati punti per fare fare i test ai ragazzi”, così aveva detto il sindaco.

“Nel nostro punto tamponi a Taverne potrebbero già venire i bambini. Possiamo organizzarci e dare la nostra disponibilità anche se per gli spazi,  facendo test a persone potenzialmente contagiate, sarebbe meglio non operare nelle nostre strutture”, questa la risposta di Valboni.

MC