Consiglio comunale, l’opposizione abbandona l’aula: “Manca il rispetto istituzionale”

Il consiglio comunale odierno, che si sta tenendo in videoconferenza, sta discutendo il futuro del Palazzetto della Mens Sana, ma senza i gruppi di opposizione e quindi senza anche un vero e proprio dibattito. Pd, Per Siena, Sena Civitas, In Campo hanno comunicato in una nota congiunta il motivo  per cui hanno lasciato il consesso.

“Abbandoniamo il consiglio comunale non per ragioni politiche, per fare critica e polemica politica, ma per motivi di rispetto istituzionale, della dignità dei consiglieri, in quanto dobbiamo essere messi nelle condizioni di esercitare i doveri che ci derivano da essere stati eletti direttamente dai cittadini come loro rappresentanti”, scrivono i consiglierei in una nota. L’oggetto della contesa è da trovare nella giornata dei lavori di oggi. “Si è passato ogni limite nel vedere banalizzata ogni nostra richiesta di rispetto istituzionale – si legge nella nota – Il consiglio comunale odierno aveva come argomento principale l’atto più importante dell’anno, il bilancio preventivo pluriennale. Era stato preannunciato per il 28 dicembre e, invece, è stato poi convocato per il 30 dicembre. La commissione affari generali per l’illustrazione si è tenuta il 24 dicembre. Il parere dei sindaci revisori, invece, è arrivato ieri, quando il regolamento di contabilità prevede che dovrebbe essere reso nei 10 giorni dal ricevimento della delibera di Giunta; quindi lo avremmo dovuto avere almeno dal 20 dicembre”.

I consiglieri non si fermano qui: “Con l’ennesimo ordine del giorno aggiuntivo urgente, lunedì 27 dicembre abbiamo ricevuto, nel pomeriggio (ore 17.47), proposte aggiuntive molto complesse e rilevanti – continuano-. La prima riguarda il parere favorevole alla trasformazione di Siena Parcheggi spa in società multiservizi, con la nuova denominazione Sigerico spa e l’affidamento in house dei servizi del Santa Maria della Scala a questa società così trasformata, ma il cui statuto ancora non è stato approvato dall’assemblea dei soci di Siena Parcheggi. Tre giorni non bastano per approfondire il businness plan e la sostenibilità di questa decisione e le sue implicazioni, anche in termini di controllo dei servizi e di garanzia delle procedure”.

“L’idea di un rinvio non è stata nemmeno contemplata – il testo continua-. La seconda proposta riguarda uno dei luoghi identitari della nostra città, il palazzetto dello sport della Mens Sana, che sta a cuore a tutti noi senesi e di cui condividiamo la necessità di manutenzione, per garantirne la fruizione da parte della città e delle sue associazioni, ma di cui non condividiamo la fretta dell’iter e le modalità con cui ci sono stati rimessi gli atti (l’ultimo allegato ci è stato recapitato ieri sera, alle  19.07), e di cui non siamo in grado di giudicare in tre giorni la sostenibilità giuridica ed economica dell’operazione, pur essendo in buona parte d’accordo sulla sostanza degli obbiettivi”.

Infine c’è il bilancio di previsione della Biblioteca degli Intronati: “rimane, tra gli altri da discutere, anche la proposta di allargamento delle commissioni consiliari da 7 a 9 membri, per le “variazioni in termini di rappresentatività , poiché alcuni consiglieri comunali sono confluiti formalmente in altri gruppi, rispetto a quelli discendenti direttamente dalle elezioni”, di cui, nell’occasione, vogliamo dire che siamo contrari, anche qui per il metodo, oltre che per la sostanza- continuano i consiglieri-. Riteniamo, infatti, inaccettabile la creazione di inutili e costosi poltronifici, a causa delle fibrillazioni dei partiti che compongono La maggioranza, mortificando ancora una volta le istanze civiche affermatesi nel 2018.”

La nota si conclude con un appello al Prefetto di Siena Maria Forte: “le chiederemo di ascoltarci e di comprendere come il nostro disagio, portato avanti sin qui, possa essere superato d’ora in avanti con un maggiore rispetto del nostro servizio. La nostra Città, soprattutto in questa emergenza, ha bisogno che ogni sua rappresentanza faccia la propria parte, e che quindi il Consiglio comunale torni ad essere protagonista consapevole delle decisioni che assume e che abbia la serenità di poter approfondire, discutere, consigliare, avvertire e  determinarsi per il bene di Siena”.

Le reazioni a questo gesto non mancano e nell’aula ‘virtuale’ le critiche dalla maggioranza alla decisione dell’opposizione non mancano. “L’atteggiamento della minoranza è lecita, ma non lo è questa modalità pomposa di voler dare lezioni e ostentare qualcosa che non esiste. Il mio invito è sempre il solito: si sta in un aula e si accetta il dibattito, ma dare questo tipo di lezioni ha poco senso. Il voto in consiglio è la democrazia”, sottolinea il consigliere di Impegno Civico Tommaso Bartalini.  “Infastidisce la prosopopea che li contraddistingue come il loro dire sempre e per sempre : ‘noi sappiamo come comportarci e voi no’. Mi dispiace che adesso non ci siano: gli assenti hanno comunque sempre torto”, aggiunge nel suo intervento Lorenzo Lorè, Forza Italia. “Stigmatizzo il comportamento dell’opposizione e ricordo che il Pd poteva fare di tutto per risanare il Palasport. La loro assenza qui oggi è incredibile”, afferma il consigliere di Forza Italia Fabio Massimo Castellani. “A questo punto non resta che portare avanti il progetto sul Palazzetto senza l’opposizione”, chiosa il neo capogruppo della Lega Paolo Salvini.

“Dispiace veder abbandonare l’aula da parte della minoranza proprio poco prima di dover prendere una delibera storica sul Palasport dove migliaia di senesi hanno sudato e gioito per i colori della città!
Ritengo giusto che l’amministrazione investa nell’unico palasport della città, che per una anomalia storica è di proprietà privata e non pubblica, come quasi la totalità degli altri impianti d’Italia, in primis per non costringere l’Emma Villas a giocare a Perugia e la Mens Sana basket chissà dove (con evidenti disagi per le migliaia di tifosi) e per non perdere l’opportunità di sfruttare l’unico luogo atto a contenere 5.000 persone e quindi luogo adatto a concerti, fiere ed eventi con ricadute positive su tutta la nostra città. Si parla di una istituzione sportiva cittadina del 1871 e per questo merita rispetto e non dovrebbe essere terreno di scontro politico”, il consigliere Federico Minghi ha affidato ad un comunicato la sua presa di posizione.