Bullismo, vertice in Prefettura: “Le azioni di contrasto non bastano, agire con più forza sulla prevenzione”

“Occorre intervenire in un’ottica preventiva a supporto delle agenzie educative, delle associazioni culturali e sportive e della famiglia, affinché si catturino in un circolo virtuoso i ragazzi più in difficoltà e si contribuisca a renderli più consapevoli del futuro che li attende”.

Interviene così il prefetto di Siena Maria Forte dopo la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in cui il tema del disagio giovanile e delle azioni di prevenzione e di contrasto sono stati centrali.

All’incontro hanno partecipato anche il Procuratore della Repubblica del Tribunale dei minorenni di Firenze Antonio Sangermano, i vertici delle forze dell’ordine locali, rappresentanti del Comune,dell’Arcidiocesi, del Magistrato delle Contrade e il presidente della Società della Salute Giuseppe Gugliotti,

L’iniziativa fa seguito ai recenti casi di bullismo che hanno coinvolto delle giovani ragazze 15enni. Il contrasto a questo fenomeno “non è certamente sufficiente ad arginarlo”, evidenziano dalla Prefettura. Per questo, evidenziano, “serve migliorare gli strumenti della prevenzione, curando, in particolare, l’aspetto educativo attraverso la promozione di nuove iniziative – che prediligano ambiti quali lo sport e la musica – in grado di coinvolgere i ragazzi, per trasformare la loro vitalità in energie positive”.

Le iniziative sono numerose ma, viene sottolineato, devono essere ancora incrementate. “Tutti gli stakeholders pubblici e privati devono impegnarsi nella promozione di iniziative didattiche, sociali, culturali, sportive, religiose – nel complesso di educazione alla legalità – che coinvolgono gli uomini e le donne del futuro. Si deve pensare a dare sostegno soprattutto alle famiglie, in cui talvolta si nascondono difficoltà non solo economiche ma educative e culturali-continuano-. Spesso vengono trasmessi modelli per alcuni versi discutibili, proiettati sul consumismo, sul guadagno facile. Bisogna avere il coraggio, invece, di proporre modelli diversi e farlo nelle forme e con linguaggi in grado di catturare l’attenzione dei ragazzi”.