Bottega Verde, Cgil: “Confermata la chiusura del negozio di Pienza”. Sabato lo sciopero delle lavoratrici

Bottega Verde ha “confermato la volontà di chiudere il negozio” di Pienza “in nome esclusivo del dio ‘profitto’ infischiandosene delle lavoratrici e della gratitudine che dovrebbe riconoscere alla collettività di Pienza, dato che è anche grazie al personale e al nostro territorio se i dirigenti possono sedere su poltrone ben remunerate”.

E l’attacco che Filcams Cgil Siena ha lanciato dopo un incontro che il sindacato ha tenuto con i vertici dell’azienda. Cgil, in una nota, ha ricordato che Bottega Verde “ha deciso di sopprimere il primo storico negozio pientino ed azzerare tutti i rapporti di lavoro nella città che l’ha fatta diventare un brand ricco e famoso”. La nota prosegue: “L’eventuale ricollocazione delle lavoratrici ipotizzata da Bottega Verde, anche se probabilmente un bluff, potrebbe consistere nella loro assunzione per alcuni mesi all’anno da parte di un’altra azienda collegata, previo accordo tra le due società, che però dovrà comunque selezionare quale personale prendere e quale scartare. Passi la ricerca del profitto, passi l’uso improprio della Val d‘Orcia ai fini commerciali, passi pure la mancanza di correttezza e la caduta di stile di Bottega Verde, ma calpestare così la dignità delle persone e di coloro che lavorano per vivere è davvero una vergogna. Siamo al mercato delle vacche!”.

“Infine l’azienda ha anche proposto – rivela l’organizzazione sindacale – un trasferimento delle lavoratrici al negozio di Bologna. Non ci sono più parole: una presa in giro e un’arroganza sopra a tutto e tutti. Sabato 17 luglio – annuncia Filcams Cgil – verrà effettuata la prima giornata di sciopero delle lavoratrici. La nostra lotta continua”.