Appalto nido comunale, la protesta delle lavoratrici: “Scelta politica del Comune, sia fatto un passo indietro”

“Se il futuro vuoi salvare scordati di appaltare”, “Nido appaltato gesto scriteriato” e ancora “Con l’infanzia non si gioca al ribasso”. Sono alcuni dei cartelloni che si leggono in Piazza del Campo dove, oggi pomeriggio, Fp Cgil Siena ha indetto un presidio a cui hanno partecipato le lavoratrici dei servizi educativi del comune di Siena, che si trovano da qualche giorno in stato di agitazione per l’appalto del nido Le Biciancole.

I manifestanti era una 50ina, così dicono gli organizzatori presenti all’iniziativa. Durante il ‘blitz’ nella Conchiglia non sono mancati momenti di scontro con il Comune. Stando a quanto dicono alcuni dei presenti, il segretario generale Michele Pinzuti avrebbe chiesto di fare togliere gli striscioni e le bandiere del sindacato da palazzo Pubblico e questo non è piaciuto a chi stava manifestando. “Di rosso non ci vogliono più nulla” , ha commentato ironicamente Maria Luisa Ghidoli, membro della segretaria confederale del sindacato locale.

“Speriamo che l’amministrazione torni indietro nella scelta di esternalizzare un nido comunale”, dice Beatrice Piccioni, rappresentante della Cgil Rsu del Comune di Siena. “Non condividiamo una scelta che ci è stato detta, davanti al tavolo di conciliazione con il prefetto di Siena, essere politica. Vorremmo che l’amministrazione facesse un passo indietro”. Piccioni prosegue: “i servizi educativi del Comune sono preziosi e la qualità dei nostri asili è stata costruita con anni di scelte e lavoro fatti nelle strutture. Ci sembra inopportuno, per tutta la comunità, buttare quello che è stato fatto nel tempo”, prosegue.

Cosa cambia nel concreto da un passaggio da gestione indiretta a diretta? “Tutto – afferma Piccioni – . Rimangono le mura ed il nome, ma non ciò che è dentro e che è stato creato da chi è passato dentro l’asilo. Se questo finisce ciò che verrà dopo sarà diverso, cambia tutto”.

 

 

 

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